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Un risultato in linea con le qualifiche, ma non con le aspettative, perché il warm up era stato promettente. Ma ancora una volta, Valentino Rossi si è trovato a lottare nelle retrovie: ha fatto qualche buon giro, ma, complessivamente, la sua gara è stata deludente.
“Nel warm up avevo un buon feeling, ero stato costante e avevo girato con buoni tempi. Ero partito ottimista per la gara, ma in gara è sempre tutto più difficile. Avrei avuto bisogno di una buona partenza, ma sono scattato male. Quando ho avuto strada libera davanti a me ho fatto anche dei buoni tempi, ma quando devi combattere con gli altri tutto si complica. E alla fine ho anche dovuto rallentare perché non ce la facevo più con le gomme. Mi aspettavo di poter fare meglio”.
Quindi dopo il warm up eri convinto di fare una buona gara?
“Il warm up è stato positivo, mi sono divertito, mi ha dato fiducia. Purtroppo ho sbagliato la partenza, poi sono anche riuscito a essere veloce: ho fatto 1’22”0, in linea con i migliori. Ero veloce, ma quando sei dietro è difficilissimo superare: ho fatto solo sei giri con la strada libera davanti. Ho fatto anche dei sorpassi, ma speravo di arrivare più avanti”.
Come mai tutte le Yamaha, Quartararo a parte, sono state così in difficoltà?
“Effettivamente, anche Morbidelli e Vinales hanno faticato tanto. Se riesci a partire davanti, puoi essere efficace, ma se sei dietro, in mezzo alle altre moto, non puoi sfruttare gli aspetti positivi della M1. Siamo molto lenti in rettilineo, per superare devi arrivare molto vicino a chi ti sta davanti, ma sul dritto perdiamo così tanto che dobbiamo stare più attenti a non farci attaccare da chi è dietro, piuttosto che pensare di superare quello davanti. Quartararo in questo momento è in forma grandissima, sta guidando molto bene: E poi lui riesce sempre a stare davanti in qualifica”.
Cosa pensi di Vinales ultimo al traguardo?
“Siamo stati tanti anni compagni di squadra, lo conosco bene: lui è uno molto forte. La verità è che con la Yamaha è complicato combattere con gli altri, spero che possa tornare veloce nelle prossime piste”.
Si può migliorare la moto durante la stagione?
“Il prossimo test sarà a Misano, forse lì avremo qualcosa di nuovo. Il nostro pacchetto è questo, dobbiamo fare con quello che abbiamo: ci saranno piste dove andremo un po’ meglio e altre dove andremo un po’ peggio”.
Cosa ti aspetti da Assen?
“Sono molto contento di andare a correre ad Assen: sulla carta è un circuito migliore per la Yamaha. Bisognerà lavorare bene fin dalle FP1, sperando che il meteo sia costante”.
Considerando i problemi che hai con la Yamaha, perché non corri con la Ducati nel 2022, considerando che a breve annuncerete l’accordo per il team VR46?
“Tutti avete troppa fretta di fare uno scoop… Ma noi che non siamo giornalisti abbiamo altri tempi, altre problematiche. Come ho già spiegato venerdì, quando ho deciso di continuare quest’anno era perché volevo fare una stagione “normale”, sulle piste vere, con la mia nuova squadra. Ormai mi sono preso l’impegno, faccio fatica a cambiare adesso…”.
Chi ha fatto la domanda, precisa: non per quest’anno, naturalmente, per il 2022. Valentino perde un po’ la pazienza:
“Non avete rispetto: ho detto che deciderò durante la pausa estiva, non capisco perché continuate a chiedermelo”.
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