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GP San Marino, 14esimo appuntamento stagionale. Si torna subito in pista, per il primo dei due appuntamenti sulla pista di Misano, che dal 2007 ha cambiato senso di marcia, diventando “orario” e anche molto più anonimo, anche se il curvane è la piega più veloce del campionato e metti i brividi: ma il tracciato precedente piaceva di più a tutti. Il meteo, purtroppo, prevede pioggia un po’ per tutti e tre i giorni, ma essendo al mare, la situazione può cambiare velocemente. Ecco i temi principali alla vigilia del GP.
Franco Morbidelli. Che bello vederlo tornare, che bello vederlo sulla Yamaha ufficiale, dove avrebbe meritato di stare già dall’inizio della stagione. Franco, purtroppo, non sarà al meglio fisicamente, ma negli ultimi 10 giorni la gamba operata è migliorata notevolmente. Che bello rivederlo in pista: bentornato Morbido.
Andrea Dovizioso. Ultima gara disputata: 22 novembre 2020, GP Portogallo, sesto al traguardo con la Ducati. Poi la pausa, il motocross, qualche test con l’Aprilia, quindi l’incredibile possibilità dopo il divorzio Yamaha/Vinales. Ha una Yamaha M1 del 2019, ma è chiaro che anche Andrea Dovizioso è molto atteso dagli appassionati.
Pecco Bagnaia. Arriva a Misano dopo un successo strepitoso, che sicuramente gli darà una carica straordinaria. E non dimentichiamo che qui, nel 2020, ha sfiorato da vicino il primo successo in MotoGP.
Fabio Quartararo. Ha il mondiale ampiamente in mano, ma dopo la delusione di Aragon è chiaro che sarà sotto pressione, sa che il margine (53 punti) è ampio, ma ha anche imparato sulla sua pelle che in un solo GP si possono perdere tanti punti. Per lui è una gara delicata.
Marc Marquez. Purtroppo è una costante, Marc non può dare certezze. Come si è visto bene ad Aragon: in lotta per la vittoria in gara fino all’ultimo giro, incapace di stappare lo champagne sul podio e di aprire una bottiglietta poco dopo essere sceso dalla moto. Cosa potrà fare questa volta? Nemmeno lui ha una risposta precisa.
Valentino Rossi. Qui ancora di più rispetto alle altre piste, perché Tavullia è così vicino che domenica, probabilmente, il fan’s club organizzerà un pellegrinaggio a piedi fino al circuito. Il giallo sarà il colore ufficiale, gli omaggi saranno tantissimi.
Team Petronas. 42 anni Valentino Rossi, 35 anni Andrea Dovizioso, 67 anni in due: la missione originaria della squadra era far crescere nuovi talenti…
Pecco Bagnaia. Non ci sono dubbi, è il pilota Ducati più in forma. Continuo a pensare che sia il più forte tra i “ducatisti”, anche del bravissimo Jorge Martin.
Enea Bastianini. Dopo un ottimo inizio di stagione si era un po’ perso, ma negli ultimi GP è tornato a far vedere il suo valore, fino a conquistare un ottimo sesto posto ad Aragon con una Ducati “vecchia”. Bravo Enea. E qui gioca in casa, come peraltro tanti altri italiani.
Ecco come cambiano dopo 14 gare le mie percentuali sui favoriti al titolo: Quartararo 70%; Bagnaia 25%; Mir 5%.