Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
La giornata comincia con un momento emozionante: Luca Gresini fa un giro di pista nella tuta del padre Fausto, con il suo casco integrale e la Garelli 125 iridata. Con Fausto anche Loris Capirossi che di Fausto era il compagno di squadra, e i due piloti Bulega e Diggia con le Moto2 e la livrea celebrativa.
In Moto3 grandissima vittoria di Dennis Foggia: la quinta in stagione, la terza nelle ultime quattro gare, a dimostrazione di una straordinaria maturità. Pedro Acosta ha perso una valanga di punti nella seconda metà del campionato, la facilità con cui macinava gare e vittorie oggi è solo un ricordo; ma qui a Misano limita i danni salendo sul terzo gradino del podio e mantiene un bel vantaggio in classifica: 21 punti a due gare dal termine del campionato.
Dalla pole scatta Antonelli, con Acosta in seconda fila e Dennis soltanto in quinta, in grave difficoltà nelle prove sul bagnato. Tutti hanno il setting di Misano1, mancando riferimenti precisi dopo le prove in condizioni meteo complicate.
I primi giri sono difficili, con Antonelli a fare il ritmo con Masia, Nepa e Guevara, sull’asfalto asciutto ma freddo. Si registrano belle vampate di Sura su Acosta, mentre purtroppo cade Rossi.
All’ottavo giro Foggia è solo decimo ma è il più veloce in pista, Niccolò Antonelli fa un errore e retrocede. Poco dopo cade Migno, mentre Foggia in pochi giri si porta sui primi e al quindicesimo giro passa già al comando. E’ lì che Acosta ha una fase critica, soffre con evidenza la situazione, lotta con Nepa per la sesta posizione. Intanto Romano Fenati recupera forte da dietro. Cadono ancora Suzuki e Guevara, che lottava per le primissime posizioni.
Gli ultimi quattro giri vedono la fuga della coppia Foggia e Masia, compagno di squadra di Acosta; lo spagnolo sembra minaccioso, ma Dennis non concede nulla, mentre cala Binder e rinvengono Acosta e Nepa.
Dopo ventitrè giri di gara vince nettamente Foggia, 292 millesimi su Masia, mentre Acosta ha una impennata di orgoglio e domina la volata per il terzo posto da par suo, tagliando il traguardo con quasi 5” di ritardo ma davanti a Binder, Nepa, Antonelli e Fenati.
Sul podio, Pedro Acosta, che pure si era complimentato subito con Foggia nel giro d’onore, è scuro in volto. Il suo grande vantaggio iniziale si assottiglia ad ogni GP, ma ventuno punti restano molto difficili da annullare a due gare dal termine.
La gara che pareva la più difficile per Remy Gardner, confinato al quattordicesimo posto sulla griglia della Moto2 e impegnato in una difficile rimonta, si è risolta in un naufragio per il suo avversario diretto Raul Fernandez. Lo spagnolo di Ajo era in testa alla gara e pure in vetta al campionato, quando è volato via. Pareva tutto sotto controllo, ma alla staccata della Quercia, come ha toccato i freni, è caduto clamorosamente. Ed ora è dietro ben 18 punti nella classifica.
La gara l’ha vinta Lowes, su Augusto Fernandez e Aaron Canet montati sul podio. Al via Canet sorprende Lowes che scattava dalla pole, Navarro, Raul Fernandez e Vietti con la moto del team Sky colorata in giallo per il saluto a Valentino. Augusto Fernandez deve subito scontare la penalizzazione ricevuta dopo le prove, con un long lap. Gardner è undicesimo e Bezzecchi, che partiva ultimo, ventunesimo.
Per Gardner subito problemi: prende Chantra in pieno e la direzione gara, dopo qualche minuto, gli infligge giustamente un long lap che lo ricaccia indietro. Intanto, Raul attacca Lowes e passa a condurre.
A meno undici giri, proprio mentre Gardner gira largo al Tramonto per scontare la sua pena, ecco la caduta di Raul Fernandez in testa alla corsa, quasi inspiegabile nella sua dinamica ma riconducibile semplicemente a un errore grave del pilota, che ha bloccato l’avantreno.
Lì è Canet che si porta in testa; però Sam Lowes non molla, fa miracoli e quando mancano quattro giri riprende con classe il controllo della corsa. E il finale è tutto per l’inglese, mentre cade purtroppo Bezzecchi.
Non vinceva da Doha, Lowes. Lo fa qui a Misano precedendo Augusto Fernandez (dopo aver scontato il suo long lap!) che batte in volata Canet a secco di carburante. Quarto Vietti, quinto Navarro poi Manzi. Gardner è settimo e felice, davanti a Diggia.