Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Jerez - Il tempone sul giro sta diventando la sua specialità. “Nel time attack, mi diverto un sacco a guidare” dice Pecco Bagnaia, ancora una volta protagonista con la gomma morbida nuova, ma, più in generale, protagonista per tutto il venerdì.
“E’ una buona notizia essere veloce su questa pista, dove la nostra moto non è mai stata troppo competitiva. Ma anche nel 2020 ero stato rapido a Jerez ed ero abbastanza fiducioso. Sappiamo che il time attack non è un problema per me, dobbiamo invece migliorare sul passo, perché oggi il Morbido (Franco Morbidelli, NDA) è stato più efficace di me sulla distanza. Rispetto agli altri piloti Ducati, posso frenare molto forte e riesco a far girare meglio la moto a centro curva: è in questo che riesco a fare la differenza”.
E’ una questione di stile di guida?
“Non so perché riesco a frenare meglio: io stacco più tardi degli altri, ma freno bene la moto e sfrutta la superiore velocità in ingresso per essere più efficace a centro curva: sembra questa la chiave per far scorrere meglio la Ducati. Adesso tutto mi riesce meglio, il mio stile di guida mi aiuta”.
La Ducati non vince a Jerez dal 2006: può essere la volta buona per tornare sul gradino più alto del podio?
“Sarei molto felice di riuscirci, sicuramente oggi abbiamo lavorato bene e abbiamo fatto dei miglioramenti dopo la prima uscita. Stiamo lavorando bene, sono in un buono stato di forma, ma dobbiamo migliorare sul passo per poter vincere”.
Tutte le moto sembrano competitive: hai una spiegazione?
“Tutti conosciamo molto bene questa pista, si corre qui da un sacco di tempo, io dal 2011. Inoltre, non è un circuito troppo lungo, i tempi si avvicinano, è difficile fare la differenza, bisogna essere costanti con le gomme”.
Quanto saranno importanti le qualifiche?
“Molto, perché qui è difficile superare. Sarà importante conquistare una delle prime due file, mi piacerebbe partire dalla prima, perché se parti bene hai fatto il 40% del lavoro”.
Nel 2020 faticavi con la gomma fredda, adesso com’è la situazione?
“Sono molto contento di come ho lavorato durante l’inverno per migliorare questo aspetto, soprattutto al Ranch. Al momento, questo problema è risolto: nelle FP1 la temperatura era bassa, ma il mio feeling era buono, mi sentivo bene con la gomma anteriore. Nel 2020 sarei stato in difficoltà”.
Davide Tardozzi ha detto che adesso sei consapevole della tua forza: condividi la sua analisi?
“So che se spingo posso andare veramente forte e questo mi aiuta: quello che fa la differenza è la confidenza che ho con la moto. Entro in pista e faccio subito bene, ogni modifica porta dei vantaggi: questo ti dà confidenza, quella che mi era mancata in passato. E’ bello e soddisfacente entrare in pista, spingere ed essere là davanti”.
Hai ancora margine di miglioramento?
“Sono già a un buon livello. Come ho detto, entrare in pista e migliorare subito dà una grande iniezione di fiducia. L’anno scorso non ci riuscivo, magari provavo a spingere più forte e cadevo. Così è molto divertente andare in moto e soprattutto nel time attack posso spingere forte e divertirmi ancora di più”.