MotoGP 2021. GP di Spagna a Jerez. Ma con quale moto correrà la VR46?

MotoGP 2021. GP di Spagna a Jerez. Ma con quale moto correrà la VR46?
L’accordo con il petroliere Aramco apre nuovi scenari per la squadra di Valentino Rossi e per tutto il motomondiale: tutte le Case vorrebbero avere Rossi e i soldi dello sponsor arabo per il team satellite. Ecco tutti gli scenari possibili
30 aprile 2021

VR46 in MotoGP con il petroliere arabo Aramco: roba grossa per tutto il motomondiale. Un accordo al quale Alberto Tebaldi, detto Albi, amministratore delegato della VR46, ha lavorato durissimo per due anni, fino ad arrivare a un accordo da brividi per la quantità di soldi a disposizione in un periodo storico dove anche i colossi di altri sport sono in grandissima difficoltà economica.

L’ennesima conferma della rilevanza -  a livello globale - di Valentino Rossi, di quanto sia importante nel mondo uno come lui: è chiaro che gli emiri arabi sono stati attirati dal nome di Rossi, non da altro. E la possibilità, confermata da Valentino, di costruire un parco giochi a tema “VR46” è da pelle d’oca: una cosa così ce l’ha la Ferrari. Pazzesco. E’ chiaro quindi che l’accoppiata Rossi/Aramco può arrivare dove vuole, qualsiasi costruttore vorrebbe avere come team satellite la squadra VR46 con uno sponsor così ricco. E, inevitabilmente, le altre squadre satellite che ancora non hanno un accordo firmato con una Casa per il 2022 (Petronas e Gresini) dovranno probabilmente adattarsi alle scelte della VR46.

Quale moto sceglierà la squadra del fenomeno di Tavullia? Al momento non si hanno certezze, nessuno dei responsabili della Case vuole parlare di questo accordo, dichiarando: “Non abbiamo nulla da dire, ci sono delle trattative ma c’è ancora da lavorare”. Si possono quindi solo fare delle ipotesi. Eccole.

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VR46-Ducati

Nelle ultime settimane, Valentino Rossi ha spesso sottolineato come la Ducati si stia comportando benissimo con i piloti dell’Academy - Bagnaia e Marini -, come la moto sia molto competitiva. Il team Sky-VR46 ha già una DesmosediciGP: l’accordo con la Casa di Borgo Panigale sembrerebbe il più logico. Qual è l’ostacolo? Ducati ha uno stretto legame con il team Pramac, ha già Jorge Martin sotto contratto per il 2022 (anche se ufficialmente non viene dichiarato), è impensabile che vengano tolte le moto ufficiali alla squadra che da tanti anni è assieme a Ducati. Ma è altrettanto difficile ipotizzare che la VR46, con uno sponsor così importante, si accontenti di avere moto dell’anno precedente, seppure competitive. Ma l’ingegnere Gigi Dall’Igna e i suoi uomini avrebbero i mezzi per costruire altre due moto ufficiali, per un totale di sei? Con i soldi, si può fare tutto…

VR46-Aprilia

Dal punto di vista emozionale, questo sarebbe un legame bellissimo, perché Valentino Rossi ha iniziato a correre con l’Aprilia, con la quale ha conquistato due titoli mondiali. Dal punto di vista mediatico, sarebbe un accordo da sogno. La RS-GP, però, non è ancora così competitiva e l’altro dubbio è legato alla capacità della Casa di Noale di fornire due moto ufficiali alla VR46. Vale però il discorso fatto per la Ducati: i soldi possono muovere anche le montagne…

Massimo Rivola, ai microfoni di Sky, oggi ha dichiarato: “Il team VR46 ha a disposizione tanti soldi e può permettersi di scegliere la moto più veloce, che in questo momento non è ancora l’Aprilia”. 

Chiare le parole dell’AD di Aprilia Corse. E’ molto probabile che sarà il Team Gresini a gestire le due Aprilia “satellite”.

VR46-Yamaha

Nel comunicato stampa diramato ieri, si è subito notato che la moto colorata Aramco-VR46 era una Yamaha… Ovvio fare due più due, ma per quanto si sa sembra difficile che ci sia già l’accordo. Anche perché, se così fosse, che fine farebbe il team Petronas? Anche il petroliere malese è uno di quegli sponsor da tenersi stretti, sembra impossibile che Carmelo Ezpeleta se lo faccia scappare. E non dimentichiamo che Franco Morbidelli, pilota gestito managerialmente dalla VR46, ha un contratto diretto con il team Petronas anche per il 2022.

Il Morbido è un pupillo di Rossi, che, a logica, vorrà assicurargli il miglior futuro possibile e con una moto ufficiale, che Ducati e Aprilia, probabilmente, non gli potrebbero assicurare.

VR46-Suzuki

Un’ipotesi praticamente inesistente: anche se ancora non è ufficiale, sembra praticamente certo che la Suzuki non farà una squadra satellite nemmeno nel 2022.