MotoGP 2021, GP di Spagna a Jerez. Marc Marquez: “Abbiamo deciso di conservare le forze”

MotoGP 2021, GP di Spagna a Jerez. Marc Marquez: “Abbiamo deciso di conservare le forze”
Giovanni Zamagni
Marc è molto indietro in classifica, ma non ha provato l’attacco al tempo con le gomme morbide: una tattica studiata a tavolino, per arrivare più in forma domenica. “A Portimao eravamo partiti fortissimo, qui abbiamo cambiato. Ancora guido a scatti, ci vuole tempo. Nessun problema psicologico alla curva 3”
30 aprile 2021

Jerez. La velocità è sempre la stessa, ma Marc Marquez, inevitabilmente, non è ancora a posto fisicamente. “Non è che da Portimao siamo passati dalla notte al giorno, ci vuole tempo”, sottolinea Marc, che con le gomme usate è andato forte un bel po’, ma non ha fatto nemmeno un giro con le gomme soffici nuove, per non sollecitare troppo il braccio. Una tattica studiata a tavolino. Ma è chiaro che la prima curiosità è come si è sentito il campione della Honda quando è transitato per la famigerata curva numero 3, quella dove il 19 luglio 2020 era caduto.

“Forse all’inizio, inconsciamente, ero un po’ più teso, ma poi tutto è passato e, non a caso, nel T1, dove c’è la curva tre, sono il più veloce tra i piloti Honda. Diciamo che dal punto di vista psicologico ho superato l’esame: al Mugello, quando nel 2013 ero caduto allo scollinamento del rettilineo, poi in quel punto avevo avuto qualche problema… Oggi nessuno”.

In Portogallo non eri a tuo agio in sella, qui com’è la situazione?
“Tra le FP1 e le FP2 mi sono molto concentrato per capire l’evoluzione del mio corpo: nelle FP1 potevo guidare bene, ma nelle FP2ho subito capito che c’era qualcosa che non funzionava, mi mancava potenza alla spalla e al braccio. La conseguenza è che guido un po’ a scatti, la posizione non è naturale. Ma è solo una questione di tempo. Oggi abbiamo avuto un approccio molto differente rispetto a Portimao, dove il venerdì avevo spinto subito al massimo: qui abbiamo deciso di fare pochi giri, di non fare il time attack con le gomme nuove”.

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La moto come va?
“Ci sono delle cose che non vanno bene, ma prima devo risolvere i miei problemi fisici, poi penserò alla moto”.

L’esperienza di Portimao ti è servita?
“Sì. Ho parlato tanto con Puig (anche se qui è ancora assente per problemi alla gamba infortunata tanto tempo fa a Le Mans, NDA) con Hernandez e Alzamora, abbiamo deciso di conservare energia per domani, conservare potenza per domenica e guidare meglio in gara. Abbiamo fatto un piano, che poi modifichiamo a seconda delle circostanze. Oggi, per esempio, avevamo programmato di fare tre uscite da cinque giri ciascuna tirati, invece abbiamo fatto 4/4/3. Ma oggi mi sento meglio rispetto al venerdì di Portimao”.

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