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Jerez - L’eccezione, purtroppo, sta diventando la regola: Valentino Rossi sempre in fondo allo schieramento: questa volta è 21esimo. E il motivo è sempre lo stesso: mancanza di grip al posteriore.
“Jerez è sempre stato un circuito critico per il grip al posteriore, lo è diventato ancora di più negli ultimi anni. Non ho fiducia, non riesco ad andare più forte. È vero che io ho sempre preferito le gomme più dure e con queste soffro, ma altri sono veloci con questi pneumatici, dobbiamo gestire meglio la situazione”.
Non è che ti sei “incartato”?
“Cosa intendi per incartato?”, risponde alla domanda.
Che giri attorno sempre agli stessi problemi.
“La situazione è difficile, da un po’ soffro per questi problemi. Anche tecnicamente abbiamo fatto tante prove, oggi avevamo due moto differenti nel box, ma quello che sento al posteriore è sempre lo stesso. Bisogna provare altre cose, può essere che da domani il grip sia differente”.
Non è che cambi troppo sulla moto? Forse bisognerebbe tenere sempre più o meno la stessa base
“Abbiamo fatto questo discorso anche con David (Munoz, il suo capo tecnico, NDA). Con lui il metodo di lavoro è un po’ cambiato rispetto ai tempi di Galbusera: con Silvano guardavamo tantissimo i dati, cosa facevano gli altri piloti Yamaha. Sapevo tutto. David mi ha detto di concentrarmi di più sulla guida, sono a meno conoscenza rispetto al passato di come è sistemata la moto. Non credo che cambiamo così tanto, sono più convinto che le gomme siano molto morbide (intende nella carcassa, NDA), hanno bisogno di una guida e di una messa a punto differente della moto”.
E’ così anche con le gomme medie che probabilmente si useranno in gara?
“Sì, soffro molto anche con le medie, dopo pochi giri iniziano a scivolare. Vado un po’ meglio rispetto a giro secco con le gomme soffici, ma sono sempre lontano dai primi”.
Ti diverti ancora?
“Guidare la moto è sempre bello, ma i risultati sono cruciali, devo essere più veloce. Non dico che bisogna vincere, ma bisognerebbe lottare per il podio, per i primi cinque. E’ chiaro che non sono contento e quando sei lento non ti diverti troppo”.