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2 volte campione del mondo, 15 gare vinte e 42 podi conquistati in carriera: sono i numeri di Sito Pons, ospite ieri sera di Moto.it.
Insieme al nostro Giovanni Zamagni, l'ex pilota e team manager spagnolo ha commentato le qualifiche del GP di Spagna e l'inizio della stagione di MotoGP 2021.
Ripercorriamo i punti salienti delle sue dichiarazioni.
"Penso che nel 2022 il team VR46 correrà con Ducati. Suzuki infatti non farà la seconda squadra e tutti sono già ben piazzati, come Petronas con Yamaha e Pramac con Ducati. Quindi daranno la moto ufficiale anche a Morbidelli nel team satellite. Non penso sia intelligente cambiare il binomio Yamaha e Petronas. Quel team sta lavorando bene. Dunque, prevedo che VR46 sceglierà di correre con delle Ducati".
"La MotoGP di oggi è molto appassionante. C'è un equilibrio mai visto, considerando anche che si stanno scontrando 4 Case diverse per la vittoria: Yamaha, Ducati, Honda e Suzuki. Anche Aprilia sta facendo un ottimo lavoro con Aleix Espargaro. Il passo in avanti verso l'allineamento dei valori c'è stato con l'introduzione dell'elettronica comune. Yamaha e Ducati sembrano avere qualcosa in più, anche a Jerez. La Suzuki ha due piloti più forti in gara che in qualifica, mentre in Honda sia Marc Marquez sia Pol Espargaro hanno delle difficoltà".
"Il livello è molto alto. Ci sono tanti campioni del mondo in griglia. Certamente Marquez nel 2019 e nel 2020 aveva un passo superiore. Non sarà facile per lui tornare su quelle performance dopo l'incidente. Anche perché i suoi avversari sono più forti perché hanno lottato per vincere e sono più consapevoli delle proprie possibilità. Inoltre Marc non conosce il comportamento di Mir, Morbidelli e Quartararo nel corpo a corpo. Sono avversari nuovi per lui. La caduta di oggi, con l'anteriore, è stata brutta. Tutti i piloti hanno un incubo ricorrente: perdere l'aderenza della ruota anteriore e finire a terra. Lui avrebbe dovuto debuttare in Qatar, non a Portimao, che è una pista più faticosa e che l'ha stancato di più".
"Franco deve dare fiducia alla sua squadra e alla sua moto. Può contare sul valore assoluto di Ramon Forcada. Deve convicersi di poter vincere con questo pacchetto".
"Sono un fan di Valentino. Quando un pilota è nella sua situazione è molto difficile. Quando corri in moto non puoi avere dei dubbi. Nella sua testa entrano messaggi che fanno perdere la concentrazione e l'obiettivo. Si fanno tante illazioni sul suo futuro, sul suo valore. E questo piano piano entra nella sua testa. Non sai perché non vai più forte e nella tua testa incominciano a girare i dubbi. Questo è successo anche a me. Quando ti incominci a chiedere se continuare o meno con la mente sei già fuori dal circus. Penso che Rossi non continuerà dopo questa stagione".
"A Jerez c'è una curva che porta il mio nome, è vero. Il tracciato era diverso da quello odierno. Quando correvo ero andato a parlare con il direttore della pista. Per me era troppo piccolo. Allora mi dissero: 'Come lo modifichiamo?'. Io sono anche architetto e così ho disegnato il nuovo layout. Ho allungato il rettilineo e creato la veloce curva 4 che mi hanno poi voluto dedicare. Oggi Jerez è pericolosa? Direi di no, è uno degli autodromi più belli del Mondiale. Ci sono curve lente e veloci, è molto tecnico. E quando c'è il pubblico, qui, è sempre una festa".