MotoGP 2021. GP di Stiria al Red Bull Ring. Fabio Quartararo: “Le FP2 sono state come un incubo"

MotoGP 2021. GP di Stiria al Red Bull Ring. Fabio Quartararo: “Le FP2 sono state come un incubo"
La preoccupazione del pilota francese che con la Yamaha ufficiale guida la classifica sul rischio pioggia per domenica, a fronte di un feeling non soddisfacente nelle prove libere bagnate di oggi
6 agosto 2021

"Nelle FP1 mi sono trovato abbastanza bene, ho sempre girato con le stesse gomme. Dopo tanto tempo di pausa, ci ho messo un po’ a prendere feeling, ma non sono andato male. Con il bagnato non ero il migliore, ma non ero così male, mentre in situazione miste zero feeling: dobbiamo migliorare in queste condizioni, non avevo grip nemmeno in rettilineo. Le FP2 sono state come un incubo".

Luci e ombre, quindi, nelle parole con cui il capoclassifica racconta la sua giornata di prove libere.

“Rossi è uno dei piloti più esperti sul bagnato, ma ha gli stessi problemi. Non credo sia qualcosa legato a me, al pilota: a me non piace il bagnato, è vero, ma sono sempre stato nei primi 10. Bisogna trovare una soluzione, sono un po’ preoccupato per domenica, quando è prevista pioggia, mentre sabato sembra che sarà asciutto. Dobbiamo migliorare, nelle FP2 avevo zero feeling. Sul bagnato ho fatto podio a Le Mans, ma su questo circuito perdiamo troppo, non è normale che io sia così indietro rispetto ai migliori. Anche Vinales fatica: è andato meglio di me, ma non è efficace nemmeno lui. Dobbiamo studiare bene i dati, capire come intervenire.

Nelle FP1, nel finale, molti hanno messo le gomme nuove. Non l’hanno fatto i piloti Ducati, loro saranno davanti su questa pista. “Nei test di Barcellona avevo provato la pinza “nuova”, quella che non avevo utilizzato l’anno scorso: cambia poco, ma mi dà più fiducia.

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A proposito del ritiro di Vale

"Pensavo che avrebbe continuato, ma se analizzi la situazione, se organizzi una conferenza stampa, significa che qualcosa di grande sta accadendo. Perdiamo una grande parte della MotoGP, forse la parte più grande della MotoGP, Valentino richiama un sacco di persone e di appassionati. Tutti sanno che noi non abbiamo una buona relazione, ma non ho problemi ad ammettere che lui ha avuto una parte fondamentale nelle crescita della MotoGP.

Se analizzi la sua carriera, devi ammettere che è una leggenda di questo sport è stato unico in pista e fuori, tutti abbiamo imparato molto da lui. Il motociclismo gli deve essere grato e bisogna fargli i complimenti. Io il suo sostituto, il referente mediatico? No, non mi sento questa responsabilità, ognuno ha il suo stile. E’ chiaro che sarò il pilota in pista con più titoli, ma fuori non dipende da te, ognuno ha un carisma e un carattere differente. Non si può imitare un altro, devi solo essere te stesso, con il mio carattere".

Motociclismo, rischi, età minima

“Età minima. Quando io avevo 11 anni ero salito su una moto da corsa. Adesso i ragazzi crescono gradualmente, non credo che l’età sia l’aspetto più importante, dobbiamo accettare che il motociclismo ha sempre dei rischi. E’ vero che forse ci sono troppe moto in pista, ma quanto è il numero ideale? Noi possiamo accettare queste cose, è più difficile per chi è fuori accettare che un ragazzo così giovane corra. Ma il rischio ci sarà sempre. Dorna e FIM stanno facendo un grande lavoro, tutto sta migliorando, ma la moto, alla fine, ha un limite in tutte le categorie, con le moto grandi o piccole.