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ZELTWEG - Il risultato è in linea con quanto mostrato durante le prove: al momento, è questo il potenziale di Valentino Rossi.
“Diciamo che la gara non è stata completamente un disastro: l’obiettivo era prendere un po’ di punti.
Purtroppo ho perso un po’ di posizioni al primo giro, ancora non riesco a usare bene il dispositivo anteriore, che richiede una differente messa a punto elettronica: ci stiamo lavorando.
Poi, però, il mio passo non è stato così male, ho fatto qualche battaglia con i piloti che più o meno avevano il mio passo. Ho preso qualche punto su un circuito che non è certo favorevole alla Yamaha. Quando sei più lento in rettilineo è difficile recuperare, per noi i primi giri sono sempre complicati”.
Come si affronta il prossimo GP sulla stessa pista dopo una gara così?
“Non è stata proprio un disastro: ho finito la gara, non mi sono steso, ho guidato bene, sotto certi punti di vista sono quasi contento. Per la prossima gara proveremo a migliorare”.
Aleix Espargaro è indiavolato per quello che ha fatto Marquez in partenza: qual è la tua opinione?
“Lui è sempre molto aggressivo, oggi si è toccato con Aleix, altre volte è capitato ad altri piloti. Ma non so cosa dire”.
Ducati a parte, dove i piloti si alternano ad andare forte, nelle altre Case c’è uno che fa la differenza rispetto agli altri; si può dire che in questa MotoGP così tecnologica, il pilota fa ancora la differenza?
“Sì, sono d’accordo. Alla fine, i piloti veramente forti fanno la differenza e non solo in pista, anche per tante altre cose: il team lavora bene, ci crede e così via. Sicuramente, negli ultimi anni l’aspetto tecnico è diventato più importante anche nel motociclismo, ma la differenza più grande la fa il pilota”.
Cosa pensi della gara di Bezzecchi?
“Sono felice per lui, ci voleva proprio questa vittoria, ha fatto una gara da urlo. Credo che questo successo gli darà un po’ di carica per il resto della stagione, non è nemmeno così lontano in campionato. E anche Vietti, finalmente, ha fatto una gran gara. Dico finalmente perché noi crediamo molto in lui, è stato molto veloce”.
E di Pedrosa cosa dici?
“E’ stato bravissimo, il suo è stato un grandissimo ritorno. Era lì davanti a me, poi quando si è liberato di un paio di piloti davanti ha cominciato ad andare più veloce. Non è così scontato riuscirci dopo tre anni, anche se fai il collaudatore”.
Un’altra gara qui fermata con la bandiera rossa (la terza consecutiva): è colpa del circuito?
“Quello che è successo oggi con Pedrosa e Savadori può accadere ovunque. E’ vero però che qui ci sono tre curve con staccate molto forti, diventa pericoloso e impegnativo per i freni. Ci sono più fattori che rendono questa pista un po’ ostica, ma non so quale potrebbe essere la soluzione”.
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