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Archiviato il primo GP della stagione, con qualche conferma, ma soprattutto tante sorprese, è arrivato il momento di dare i voti a moto e piloti.
Maverick Vinales, voto 10
In Qatar aveva trionfato al debutto con la Yamaha e sembrava l’inizio di un ciclo straordinario. Ben attenti a non commettere lo stesso errore, secondo me questa vittoria ha più valore di quella del 2017, perché oltre alla velocità - mai in discussione nel suo caso - ha messo in mostra una tenuta psicologica che molti, io per primo, non gli riconoscevano. Ruben Xaus, nella diretta del dopo gara su moto.it, dice che gli fa bene non avere più Rossi al suo fianco. Teoria interessante. In ogni caso, applausi.
Johann Zarco, voto 9
E’ uno dei piloti per me più difficili da interpretare di tutta la griglia, si fatica a capire se può essere velocissimo o no. Il suo capotecnico, Marco Rigamonti, non ha dubbi, convinto che farà una grandissima stagione. L’inizio è stato ottimo, su una pista dove aveva fatto molto bene anche con la Yamaha al debutto in MotoGP. Allora, però, era caduto per la foga, stavolta ha conquistato un secondo posto anche sapendosi controllare. Come si dice in francese? Chapeau!
Pecco Bagnaia, voto 8,5
Strepitoso in qualifica - quel giro vale mezzo punto in più - strepitoso in partenza, strepitoso nei primi giri, strepitoso nel tenere dietro il più possibile Vinales, bravissimo a rimanere sul pezzo anche quando sembrava in crisi e il podio ormai perso. Soltanto nella tattica di gara non è stato impeccabile e per questo non ha vinto. Ma è bellissimo vederlo guidare. Aspirante campione.
Joan Mir, voto 8
Disastroso in prova (voto 4); bravissimo nella rimonta (voto 9); fantastico nel sorpasso all’ultimo giro su Zarco alla curva 15 (voto 10); messo sotto pressione dal motorone Ducati alla curva 16 (voto 5). La media farebbe 7, ma per me merita un voto in più perché è stato sotto certi aspetti esaltante. Un degno campione del mondo.
Fabio Quartararo, voto 5
A un certo punto sembrava potesse vincere la gara per distacco, poi, però, è evaporato. Nel complesso, un GP al di sotto delle aspettative. E se il compagno di squadra vince, la sconfitta è ancora più grande. Da rivedere.
Alex Rins, voto 5
Anche lui avrebbe dovuto fare di più. E la differenza di determinazione nei sorpassi rispetto al compagno di squadra è enorme: deve lavorare su questo. Bravo a metà.
Aleix Espargaro, voto 8
Bravo, veloce e finalmente concreto. Non ha sbagliato, è rimasto sempre attaccato ai migliori, ha sfruttato bene la pista amica. Tante volte in passato ha buttato via un risultato alla sua portata per la troppa foga, questa volta ha fatto tutto molto bene. Bel risultato.
Pol Espargaro, voto 7
Lo so che con la Honda bisogna vincere, non arrivare ottavo, ma io credo che le attenuanti siano tante; prima fra tutte l'aver provato questa moto solo per pochi giorni. Poi le due cadute in prova - certo, questa è una colpa del pilota - lo hanno fatto diventare molto prudente, ma alla fine è lui il primo pilota Honda al traguardo e il distacco dal primo non è così elevato. Certo, bisogna cambiare passo, ma l’inizio non è stato così negativo come sembrerebbe. In rodaggio.
Jack Miller, voto 4
Sembrava non potesse perdere la pole e ha fatto quinto. Sembrava non potesse perdere il podio (come minimo) e ha fatto nono: purtroppo un GP molto negativo. Secondo Xaus gli ottimi risultati nei test lo hanno fatto lavorare con meno attenzione: in ogni caso, deve migliorare. Perché, come ha detto lui, non si sta nel team ufficiale Ducati per arrivare nono. Preoccupante?
Enea Bastianini, voto 8
Si dice che Jorge Martin (voto 5, al di là di una partenza pazzesca) sia il debuttante più talentuoso, ma personalmente non sono d’accordo: per me la “Bestia” è il più forte. Lo dicevo prima del Qatar lo penso, a maggior ragione, dopo questa gara, nella quale è stato grande protagonista. Sono convinto che farà un’ottima stagione. Campione del mondo (Moto2).
Valentino Rossi, voto 4
Dopo quel meraviglioso giro (in scia) in qualifica ci eravamo tutti illusi, anche se, effettivamente, i numeri dicevano che non aveva il passo dei primi. Ma si pensava potesse arrivare 5 o 6. Invece è sprofondato, rallentato dai soliti problemi di consumo alla gomma posteriore, come se fosse impossibile trovare una soluzione. Preoccupante.
Miguel Oliveira, voto 5
Primo pilota Ktm al traguardo: almeno lui può dire che con quella moto non si poteva fare di più.
Luca Marini, voto 5
Non ha impressionato, è stato battuto dai suoi colleghi al debutto con la Ducati. Preoccupa un po’ il distacco, ma bisogna dargli tempo. A scuola.
Franco Morbidelli, voto 5
La sua gara è finita ancora prima di cominciare per un problema tecnico all’ammortizzatore posteriore, non è quindi giudicabile. Il voto è riferito alle prove: dopo essere stato grande protagonista nei test, si pensava potesse fare di più. Male la prima.
Lorenzo Savadori, voto 4
La MotoGP è complicata e, ovviamente, lo è ancora di più se non sei a posto fisicamente. Cammino duro.
Danilo Petrucci, voto 5
La sua gara è finita al secondo giro per un contatto con Alex Marquez, ma sicuramente il risultato sarebbe stato negativo. Però non era così lontano dagli altri piloti KTM. Diamogli fiducia.
Yamaha M1, voto 9
In rettilineo è migliorata, anche se continua a esserci una grande differenza con la Ducati, in curva vola e adesso i piloti possono anche superare. Perlomeno i sorpassi li ha fatti Vinales, che secondo me ha fatto una grande differenza. Comunque, la M1 si è confermata super competitiva in Qatar. Vediamo su altre piste.
Ducati DesmosediciGP, voto 9
Nel T4 e in rettilineo faceva paura e anche negli altri punti della pista non è che andasse così male. E’ stata penalizzata più delle altre dal vento, come accade spesso, ma la sua competitività non è in discussione. Come la Yamaha, però, va rivista su altre piste.
Suzuki GSX-RR, voto 8,5
Mezzo punto in meno rispetto alle rivali solo per la cronica difficoltà in qualifica. Ma in gara, come dicono nel box, è un “violino”, una moto di altissimo livello, probabilmente la più equilibrata. Tecnicamente è quella meno evoluta, ma chi se ne frega, considerando come va…
Aprilia RS-GP, voto 9
Esagero, non mi importa: sono troppo contento di vederla là davanti, competitiva e costante. Bravi tutti. Non basta, naturalmente, le moto più veloci hanno ancora un vantaggio, ma la strada è quella giusta. Avanti così.
Honda RC213V, voto 7,5
In Qatar ha sempre “faticato” - su fa per dire, eh! - anche Marc Marquez e anche la “nuova” Honda sembra non digerire troppo questo circuito. Comunque il potenziale c’è.
KTM RC16, voto 4
Un disastro annunciato, considerando le difficoltà dei test. Come ha detto Ruben Xaus, si è sentita la mancanza di Pol Espargaro (e a Pol è mancata la Ktm…). In altre piste la vedremo competitiva? La risposta dell’ingegner Giulio Bernardelle stasera alle 18 in diretta a #DopoGP.