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Oggi, alle 16, ben sette piloti della Moto3 partiranno dalla pit lane, con tanto di schieramento verniciato in fretta e furia nella corsia dei box. Una soluzione che lascia un po’ perplessi, potrebbe essere pericolosa, anche se ci sono regole precise che dicono che i piloti non potranno superarsi prima della fine della riga continua che delimita la pista dalla pit lane.
E’ chiaro che si sta tentando in tutti i modi di trovare una soluzione che sembra non esserci, perché in Moto3, se giri da solo, puoi anche perdere un secondo in rettilineo. Ed è normale che nessuno lo voglia perdere. Però, allo stesso tempo, vedere queste scene ai box, i piloti che entrano in pista tutti insieme, con il paradosso che spesso non riescono nemmeno a fare un giro tirato, perché transitano sul traguardo quando già sventola la bandiera a scacchi.
La soluzione, secondo molti, dovrebbe essere la super pole e lo stesso Loris Capirossi, uno dei tre membri della direzione gara, mi aveva fatto capire l’anno scorso che sarebbe stata introdotta per il 2021. Così non è stato. Ma anche con la super pole rimarrebbe il problema dei piloti che si marcano nei minuti finali di ciascun turno delle FP per entrare direttamente in Q2. Allora quale soluzione? Provo a fare la mia proposta.
FP1, FP2, FP3 “libere”
Adesso, le FP1, le FP2 e le FP3 determinano, come sappiamo l’accesso diretto in Q2: i primi 14 della classifica vanno direttamente nei 15 minuti cronometrati decisivi. Così, inevitabilmente, gli ultimi minuti si trasformano in qualifiche vere e proprie, con tutto quello che ne consegue.
Allora, facciamo che le FP1, le FP2 e le FP3 non contano nulla ai fini della classifica, sono prove libere a tutti gli effetti, il tempo finale non incide in alcun modo sul GP. I piloti, così possono concentrarsi sulla preparazione della gara, senza preoccuparsi della posizione in classifica.
Q1 e Q2: almeno 10 minuti in pista
Tutti i piloti vanno quindi in Q1, con uno schema tipo quello usato in F.1: i primi 18 al termine dei 15 minuti della Q1 passano in Q2 e si giocano la pole nei 15 minuti finali. Per evitare che i piloti facciano i soliti giochini delle qualifiche, io imporrei ai piloti un tempo limite minimo di permanenza in pista, a meno, naturalmente, di caduta o problemi tecnici.
Diciamo che ogni pilota dovrebbe girare per almeno 10 dei 15 minuti (sul tempo limite, naturalmente si può ragionare su quale possa essere il tempo giusto), oppure imporre un tempo massimo di rimanenza ai box (è la stessa cosa, vista solo da un’altra prospettiva). L’obiezione è che in Moto3 le gomme si consumano velocemente e si dovrebbe girare con il serbatoio con più benzina rispetto al solito. E io dico: chi se ne frega, al limite si andrà più piano.
Io credo che, così facendo, si eliminerebbero le vergognose attese ai box e in pista. Naturalmente, si possono semper formare dei trenini, ci sarà sempre chi si attacca al gancio, ma molto meno di adesso e in modo non fastidioso.
Questa è la mia proposta. Cosa ne pensate?
Tra i primi a rispondere c'è Andrea Migno. Ai microfoni di Sky, al termine della gara della Moto3, il pilota dice: "Faccio un appello a chi di dovere per le qualifiche: io credo che l'unico modo per risolvere questa situazione sia la super pole. Non si lavora mai, faccio un appello per la super pole, spero che venga introdotta".