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La seconda gara sul tracciato di Losail rimescola quasi tutte le carte. Ecco le valutazioni di piloti e moto.
Fabio Quartararo voto 10
Un fine settimana quasi perfetto, una vittoria molto importante, ottenuta con velocità, forza, intelligenza, solidità. Dopo la brutta gara di domenica scorsa, dopo una partenza complicata, è stato bravissimo a mantenere la calma, conscio del suo potenziale. Belli anche i sorpassi, tutti fatti nel momento e nel posto giusto. Bravò.
Johann Zarco 9
Era il mio favorito alla vigilia, in Qatar si conferma grande protagonista, veloce e intelligente, bravo ad amministrare il ducatone e a non farsi prendere dalla frenesia di superare a tutti i costi il compagno di squadra. L’ha fatto nel finale, nel momento opportuno. Avrebbe dovuto vincere? Forse. Ma, ancora una volta, è lui il primo pilota Ducati al traguardo. Capoclassifica!
Jorge Martin 10 e lode
Pole position alla seconda gara, partenza perfetta, amministrazione da pilota esperto, 18 giri al comando, la lucidità di non esagerare all’ultima curva per provare a passare il compagno di squadra. Semplicemente stratosferico. Predestinato.
Alex Rins 7
Ancora una volta non convince fino in fondo, anche se non è facile rimanere tranquilli quando fai una gran fatica a superare e poi chi hai appena passato ti svernicia facilmente in rettilineo. Ma dopo la bella partenza, dopo che è risalito fino alla seconda posizione, sembrava avesse tutte le possibilità di vincere. Bravo nel finale a ripassare Vinales. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Maverick Vinales 7
Il tempo perso all’inizio ha compromesso la sua gara, ma se non avesse fatto un errore alla 16 per provare a passare una Ducati, sarebbe finito sul podio. E’ chiaro che è stato lui a sbagliare, ma è piaciuta la sua reazione a un GP che si era messo piuttosto male. Vinales 2.0.
Pecco Bagnaia 6
A sei giri dalla fine sembrava avesse la gara in pugno, perché era il più veloce e stava guidando benissimo. Poi ha fatto un dritto alla uno e i sogni di vittoria sono rimasti tali. Ma è forte, fortissimo, ogni GP impara qualcosa: dopo lo sbaglio di domenica scorsa, ha gestito benissimo le gomme. Adesso ha imparato un’altra cosa, si sta completando gara dopo gara. In evoluzione.
Joan Mir 5
Ha preso una sportellata quando cominciava a sentire profumo di podio: su questo non ha colpa. Ma la sua entrata alla curva 10 è stata sicuramente discutibile: se Miller non avesse rialzato la moto, sarebbero potuti cadere entrambi. E non si può partire sempre così indietro sullo schieramento. Ma è uno tosto. Fuori pista.
Brad Binder 7
Zitto zitto ha portato la KTM a 4”9 dalla vetta: non se ne accorto quasi nessuno, ma la sua è stata sicuramente una prestazione tenace. In avvicinamento.
Jack Miller 3
D’accordo, ha subito una brutta entrata alla 10, ma anche ammesso - e non concesso - che la manovra di Mir fosse irregolare, il fallo di reazione non è concepibile, soprattutto in moto. Lui dice di non averlo fatto apposta, ma le immagini trasmettono un’altra sensazione e nella sua difesa è stato poco convincente. E’ un momento difficile, perché dopo i test sembrava il numero uno della Ducati, invece dopo il Qatar è addirittura il quarto. Nervi tesi
Aleix Espargaro 7
Meno esaltante rispetto a settimana fa, ma sempre veloce e concreto. E ancora più vicino al primo. Buona prestazione.
Enea Bastianini 7
Un’altra buonissima rimonta, questa volta dalla 17esima all’11esima posizione. Tutto dopo prove e qualifiche più complicate del previsto. Bravo, bella reazione.
Franco Morbidelli 5
Fine settimana difficilissimo, bel al di sotto delle aspettative. Faccio fatica a capire il motivo: forse la M1 2021 decisamente più competitiva della sua moto e non ce la fa più a tenere il passo. La mia è solo un’ipotesi, personalmente, però, sono sicuro delle qualità del pilota. C’è qualcosa che non va bisogna capire cosa. Mistero.
Pol Espargaro 4
Un netto passo indietro rispetto a settimana scorsa, anche se, per la verità, il distacco al traguardo è lo stesso del primo GP. Unica consolazione: primo pilota Honda al traguardo. Faceva molto meglio con la KTM.
Valentino Rossi 4
Mai così male in prova in tutta la sua carriera, quasi mai così male in gara. E’ un momento difficilissimo, si fatica a vedere qualcosa di positivo, anche considerando le prestazioni della Yamaha su questo tracciato e quelle passate del pilota a Losail. Cosa sta succedendo? La situazione è critica, ma lui ne può uscire. Dai dai dai.
Luca Marini 4
Dopo buone qualifiche - ha mancato l’accesso in Q2 per appena 8 millesimi - si è completamente perso in gara, in difficoltà anche fisica, come ha spiegato a fine giornata.
Danilo Petrucci 4
Sembrava aver trovato una discreta velocità, se paragonata agli altri piloti KTM, ma in gara è affondato. Scusante: è il primo GP che fa con questa moto.
Lorenzo Savadori 4
I problemi alla spalla continuano a limitarlo: nei tempi sul giro ha fatto un passo in avanti, ma siamo ancora molto lontani.
Yamaha M1 voto 9
Due vittorie nelle prime due gare, come a Jerez nel 2020. Ma questi sono due successi più pesanti, perché ottenuti con due piloti differenti e contro moto molto in forma.
Ducati DesmosediciGP voto 9
Gara fotocopia della settimana scorsa: dominio iniziale, ma un po’ in sofferenza nel finale. Ma la moto ha dimostrato di essere molto competitiva.
Suzuki GSX-RR voto 8
Si guida benissimo, ma in rettilineo soffre troppo, qui anche più della Yamaha. Un violino al quale manca una nota.
Aprilia RS-GP voto 8
Si conferma ad altissimo livello, in crescita e costante nelle prestazioni. Bel lavoro.
KTM RC16 voto 6
Merita 10 per la partenza di Miguel Oliveira (voto 5), la migliore mai vista in MotoGP: evidentemente è stato trovato qualcosa di importante per quando si spegne il semaforo. Ancora una volta ha faticato, poi, però, vai a vedere la classifica è Binder è a meno di 5” dalla Yamaha. La mia sensazione è che a Portimao la ritroveremo protagonista.
Honda RC213V voto 5
Sembra incredibile, ma è stata la peggiore moto al traguardo. Quanto manca Marc Marquez.