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I danni all’occhio provocati da questo incidente, è stata la prima domanda di Zam al medico romagnolo, sono una conseguenza di quello che accadde a Marc nel 2011? O è soltanto iella?
“Premettiamo che, per fortuna, l’altra volta lo stesso disturbo è stato risolto benissimo con i trattamenti medici e poi con l’intervento chirurgico. Spero che anche questa volta vada così”.
Ma è normale che ricapiti?
Come è capitato una prima volta, può capitare anche una seconda. E’ raro, ma succede: una dinamica uguale può comportare una lesione uguale. Certamente però la zona è un po’ più debole, e più vulnerabile.
Claudio Costa è certo che questo guaio non condizionerà la carriera di Marc. Nemmeno a livello mentale.
Come hanno risolto la prima volta, i medici risolveranno anche questa seconda volta. A livello psicologico lui avvertirà questa cosa: pur avendo vinto dei GP, recentemente ha detto di non essere guarito dal problema al braccio. Ne soffre. Ma se farà come Doohan, potrà sentirsi guarito e fare le cose che faceva prima, anzi magari ancora meglio di prima. Marc ha poi un grande vantaggio: sa di essere andato perfettamente a posto nel 2011.
Noi tutti siamo convinti che il pilota recupererà in pieno durante l’inverno, ma certamente restano aperte molte incognite ed una in particolare: che moto avrà nella prossima stagione? Mancando Marquez nei test di Jerez, per la Honda sarà un problema definire la moto 2022. Come dice Zam, però, da Assen che HRC sta portando tanto materiale nuovo, Marc ha provato tutto e questo potrebbe ridurre lo svantaggio. Staremo a vedere.