MotoGP 2021, GP del Qatar/1. Danilo Petrucci: “Sono arrembante!”

MotoGP 2021, GP del Qatar/1. Danilo Petrucci: “Sono arrembante!”
Danilo affronta il primo GP con la KTM. Ecco le sue dichiarazioni aspettando le prove libere
25 marzo 2021

E un Petrucci ottimista quello che parla in attesa alla vigilia del GP del Qatar.

“Abbiamo migliorato giorno dopo giorno, ma è chiaro che c’è ancora tanto da fare. Ho scoperto qui che questa non è una delle piste favorite per KTM, abbiamo raccolto dati nei test e abbiamo delle novità da provare nelle FP1.

“Ci sono diversi punti da migliorare: è chiaro che con solo tre giorni e mezzo di test non è facile: siamo ancora all’inizio della nostra strada per migliorare la moto. Ho cercato di aumentare la potenza per avere la moto più in mano, per gestirla da solo, senza tanto aiuti dall’elettronica.
Possiamo migliorare la messa a punto della moto, se ce l’hai a posto non hai bisogno di tanti correttivi dall’elettronica. Io sono più alto e pesante degli altri piloti, ci vuole un po’ di pazienza. Dagli altri piloti KTM perdevo tanto nelle ultime due accelerazioni delle ultime due curve.

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“Non è stato facile adattarsi, ma in realtà la moto è facile da guidare con il gas, ha una erogazione molto morbida e questo darà vantaggio quando c’è poco grip e ci saranno curve più strette con accelerazione da fermo. Sono all’1% del mio adattamento con questa moto.

“Ho molta fiducia: essere già in linea con gli altri, significa che ho lavorato bene. Ma ho guardato di più al mio: poco alla volta, dopo aver sbattuto la testa, qualcosa ho imparato, ho accorciato la strada di adattamento. Non sono contento perché siamo tutti un po’ in difficoltà, ma sono arrembante, ho voglio di fare bene.

“Farò di tutto per far vedere il vero Petrucci già da domenica, poi dall’Europa arrivano gare a me favorevoli e dove la KTM sembra funzionare bene. In passato avevo difficoltà quando la pista era molto calda e non c’era tanto grip, ma con questa moto si può fare bene in quelle condizioni. Ma già da domenica farò di tutto

“In tutta la mia carriera in MotoGP sono stato in un team italiano, adesso è un po’ diverso: fortunatamente ho migliorato il mio inglese, parliamo bene. E anche il linguaggio del corpo mi aiuta, noi italiani muoviamo tanto le mani, è facile capirsi…”

 

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