MotoGP 2021. Il GP di Algarve a Portimao. Fabio Quartararo: "Non lascerò mai il numero 20"

MotoGP 2021. Il GP di Algarve a Portimao. Fabio Quartararo: "Non lascerò mai il numero 20"
Il francese si presenta per la prima da campione del mondo "ma lotterò per il titolo Marche e team", poi racconta perché non abbandonerà il 'suo' numero di gara
4 novembre 2021

La vigilia del GP di Algarve è la più dolce della carriera per Fabio Quartararo, fresco campione del mondo dopo il GP di Misano2, 15 giorni fa.

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Qui, oltretutto, il francese vinse lo scorso aprile, mimando al termine della corsa la tipica esultanza di Cristiano Ronaldo.

Fabio, che giornate hai vissuto dopo Misano?

"E' stato bellissimo festeggiare col team dopo la gara. Poi mi sono preso alcuni giorni per stare con la mia famiglia, tornando ad allenarmi subito dopo. Ho raggiunto il mio obiettivo, certamente sono più rilassato, ma sono qui per giocarmi la vittoria. Amo correre e lottare in pista e in ballo ci sono ancora i titoli costruttori e squadre".

Cosa deve prendere Yamaha da questo campionato in ottica 2022?

"I tecnici sanno già come lavorare. Io sulla M1 mi sono trovato a mio agio in questa stagione. La velocità massima è forse l'aspetto dove siamo più carenti ed è su questo che ho chiesto ai tecnici di migliorare. Non è stato un handicap costante, ma su almeno 4/5 circuiti servirebbe essere più veloci per poter fare sorpassi".

E' più facile correre con la pressione addosso o senza?

"A Misano effettivamente la pressione era piuttosto alta, mi giocavo qualcosa di davvero grande. Qui non ho questo stress, ma ho un'adrenalina positiva. Non è tanto una questione di pressione, ma di diversi obiettivi che ti poni prima del fine settimana. Le prossime due corse, comunque, saranno più semplici da affrontare rispetto alle ultime tre...".

Perché non correrai l'anno prossimo col numero 1?

"Il 20 è il mio numero e continuerò a usarlo fino al termine della mia carriera. Il numero 1 non mi dà la stessa sensazione. A 4 anni ho iniziato a correre con quel numero e per me è speciale. Sono nato il 20 aprile del 1999 e ho iniziato anche con il diavolo disegnato sul mio casco. Da ragazzino tutti mi chiamavano 'el diablo'".

Marc Marquez non correrà il GP dopo l'incidente di settimana scorsa in allenamento con la moto da cross.

"Prima di tutto gli auguro un veloce recupero. Dopo quello che gli è successo lo scorso anno è comprensibile che ora sia prudente".