MotoGP 2021: KTM, prematuro parlare di delusione

MotoGP 2021: KTM, prematuro parlare di delusione
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
L’ing. Giulio Bernardelle torna sul tema KTM. Le moto austriache non hanno brillato, nei test, ma ci sono spiegazioni plausibili. Oliveira e Binder, Petrucci con Lecuona, il collaudatore Pedrosa, tanto lavoro da fare e una giornata in meno
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
16 marzo 2021

Nel nostro ultimo DopoGP abbiamo accennato a una certa delusione per KTM dei test in Qatar: la moto austriaca è rimasta in ombra, il collaudatore Pedrosa non ha fatto segnare tempi alla sua portata, la formazione ha sostituito Pol Espargaro con Danilo Petrucci e l’italiano non appare così a suo agio. Il discorso è ampio e il nostro Ing ci vuole tornare sopra.

“Ci si aspettava di più, questo è certo - dichiara Giulio - ma è sbagliato accendere già adesso segnali di allarme: è prematuro, come è prematuro parlare di gran successo per Yamaha o per Ducati. KTM non è andata benissimo nei test in Qatar, sono d’accordo, ma bisogna fare una analisi più approfondita”.

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E’ apparsa strana la prestazione di Dani Pedrosa, partiamo da qui. Bernardelle suggerisce la possibilità che il collaudatore dovesse provare tante nuove soluzioni portate a Losail. Lo spagnolo  -come probabilmente anche Binder e Oliveira che sono oggi i piloti di riferimento - doveva avere un programma molto fitto, con la necessità di deliberare tanti particolari magari anche poco visibili. E chissà se è riuscito a concludere il programma, con l’annullamento dell’ultima giornata di test a causa del vento.

“Per Petrucci sì, parlerei di delusione. Il suo approccio con la KTM - dice Bernardelle - è sembrato difficile. Lui sarà stato impegnato nella ricerca di un setting di base, che gli andasse bene, e probabilmente è ancora lontano dall’obiettivo e i quattro giorni di test non gli sono bastati. Su una pista, ricordiamolo, dove la KTM non è mai andata fortissimo”.

 

Daniel Pedrosa
Daniel Pedrosa

 

Il nostro Ing immagina che, con la giornata in più in programma venerdì scorso e poi di fatto annullata per il vento, probabilmente avremmo visto graduatorie leggermente diverse. KTM secondo lui potrebbe essere stata particolarmente penalizzata.

“Perché ha tre piloti giovani e con poca esperienza, e il più esperto è Petrucci che viene da fuori e deve ripartire da zero. Danilo che aveva trovato una bella intesa con la Ducati, ma che non è mai stato a parer mio un pilota impressionante. La giornata in più sarebbe servita a Petrucci e ancora di più a Oliveira e Binder per provare un time attack dopo tanto lavoro”.

Detto di KTM, c’è un tema parallelo che interessa e incuriosisce. Pol Espargaro, che della KTM è stato il pilota di punta per quattro stagioni (peraltro con sei podi ma nessuna vittoria), sulla Honda è sembrato a suo agio. Niente a che vedere con le difficoltà di un Lorenzo: Pol non figura tra i primissimi tempi dei test, ma è apparso subito convincente. Dunque il passaggio da KTM a Honda potrebbe essere poco traumatico?

“Sì, potrebbe essere questa la risposta. Però bisogna aggiungere che Pol è da anni tra i piloti più veloci, e come suo fratello Aleix sa guidare anche sopra i problemi. I due Espargaro sono sempre stati capaci di far segnare tempi ottimi anche senza essere del tutto a posto con la moto. L’opposto del Dovi, per dire”.

Saranno i primi due GP a fare maggiore chiarezza, come sempre del resto.