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Non era mai stato prima a Eicma, alla Fiera del Ciclo e del Motociclo, come si chiamava una volta. Da ragazzo, Valentino Rossi andava al MotorShow a Bologna. Prima da turista, poi da protagonista. Nel 1996, primo anno di mondiale, Valentino firmava autografi allo stand Aprilia e chiedeva il numero di telefono alle standiste… Era un ragazzino esuberante, già faticava ad andare a vedere le moto di produzione, quello che, da appassionato, avrebbe voluto fare liberamente. Nel 1997, stagione del primo titolo (in 125), Valentino decide di andare al MotorShow indipendentemente dagli impegni con l’Aprilia, pur sapendo di non potere girare liberamente tra i padiglioni. Sceglie di travestirsi: parrucca, una barba finta appena accennata, occhiali scuri. “Così non mi riconosce nessuno” dice a un amico prima di scendere dalla macchina, parcheggiata rigorosamente in un parcheggio pubblico per non destare sospetti. Valentino scende dalla macchina, non fa più di tre passi e gli si avvicina un ragazzo: “Grande Vale, complimenti”. Rossi si toglie parrucca e barba e risale in macchina: il tentativo di passare in incognito fallisce ancora prima di iniziare.
25 anni dopo è tutto differente: Valentino Rossi è lo sportivo più famoso d’Italia, conosciutissimo in tutto il mondo. Durante l’estate ha annunciato il ritiro, Yamaha organizza ad Eicma “One more lap”, ancora un altro giro, ancora un bagno di folla per il campionissimo che però nello spirito è rimasto il ragazzino con parrucca e barba finta del 1997. Il palco dove arrivo in sella a una R1 con i colori celebrativi dei sessant’anni Yamaha è da “Rock star”, la pioggia rende ancora più epico, in qualche modo, l’evento, con 6.000 appassionati che riempiono le tribune appositamente allestite. Eicma è bloccata, ci vuole un pass speciale solo per pensare di vedere Valentino. I mega schermi che riproducono l’evento sono lontanissimi, dagli spazi aperti all’interno della fiera non si vede e non si sente nulla: chi non è sulle tribune, si lamenta di non poter assistere alla cerimonia. Sul palco, assieme a Federica Masolin di Sky e all’amico Linus di RadioDJ, ci sono le Yamaha più importanti della storia di Valentino. Lui, il campionissimo, come sempre è sorridente e sereno, disponibile a ripetere risposte già date migliaia di volte da quando si è ritirato. Sul palco arriva anche Lin Jarvis, numero uno dello spot Yamaha, il presidente di Yamaha Europa De Saynes. Poi i saluti via video di alcuni amici, come Vasco Rossi e sportivi famosi.
Poi altre interviste, tra cui quella esclusiva di Moto.it con Nico Cereghini. La vita di Valentino cambierà, ma per il momento è esattamente uguale prima: è lui il più amato dagli italiani (e non solo). #GrazieVale.