MotoGP 2021. Le Pagelle del GP di Austin

MotoGP 2021. Le Pagelle del GP di Austin
Il fisico non è più quello di prima, ma l’istinto del campionissimo sì: 10 a Marc Marquez. Quartararo quasi campione, voto 9 e mezzo, otto a Pecco Bagnaia
4 ottobre 2021

Marc Marquez voto 10. La sensazione è che la maggior parte dei piloti, nelle sue condizioni, non riuscirebbe a stare nei dieci, lui trionfa in solitario. Il suo vantaggio ad Austin è così grande che anche girando ben al di sotto del suo limite, basta e avanza per dominare.

Il fisico non è più quello di prima, ma l’istinto del campionissimo sì: è arrivato qui sapendo di avere una possibilità e ha fatto tutto per sfruttarla, lucidissimo nella gestione di forze e gara. Imbattibile (perlomeno qui).

Fabio Quartararo 9,5
Un gran premio identico a tutto il campionato: praticamente perfetto. Siccome guida una Yamaha, da sempre considerata una moto “facile” e per tutti, sembra normale quello che sta facendo, in realtà la differenza con gli altri piloti con la M1 è enorme, perfino superiore a quella che fa Marquez con i suoi compagni di Marca.
Il titolo è a un passo: più che meritato. Quasi campione.

Pecco Bagnaia 8
Dopo due vittorie strepitose, un podio che conferma la sua consistenza e la sua forza mentale: venerdì era in grande difficoltà, molto critico nei confronti di una pista ignobile. Poteva affondare, invece ha reagito da campione, umile nell’accettare e nel riconoscere l’aiuto di Jack Miller, prima in prova e poi, in parte, in gara.

Il mondiale sta scappando via, ma, come ha detto lui, non l’ha certo perso qui. Pilota completo.

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Alex Rins 7
Dopo tanti GP difficili, ritrova il sorriso ad Austin, dove nel 2019 aveva trionfato: è veloce per tutto il fine settimana e non fa errori, dà la sensazione di avere il podio a portata di mano, ma poi rallenta, forse condizionato dagli errori precedenti. In ogni caso, bella gara.

Jorge Martin 7
Prima del via, il team manager Francesco Guidotti aveva detto che il suo pilota avrebbe faticato a finire il GP per le condizioni fisiche.
Invece, tiene botta alla grande, dimostrando ancora una volta grandi qualità. Un errore nel finale gli toglie il podio o, quanto meno, la possibilità di giocarsela fino alla fine. Gran debuttante.

Enea Bastianini 7
Un’altra gran gara dopo prove un po’ così: il giro secco rimane il suo limite. Ma per il resto conferma di essere un gran pilota: peccato che non abbia una moto all’altezza dei migliori.
Nel finale è bravo ad approfittare del moto scontro Mir/Miller, ma la prestazione sarebbe comunque stata di alto livello. Gran futuro.

Jack Miller 6
Imbattibile fino alle FP4, poi, quando bisognava raccogliere quanto seminato ha faticato tantissimo, come purtroppo gli capita spesso. E’ però stato fondamentale nel gioco di squadra, se Bagnaia è salito sul podio è anche merito suo: sto questo punto di vista è da 8 in pagella. Compagno leale.

Joan Mir 4
Fa un’entrata su Miller decisamente oltre il limite, probabilmente per la frustrazione di non avere mezzi per superare con la sua Suzuki la Ducati del rivale.
In pista chiede scusa, ma nel dopo gara dice che non doveva essere sanzionato. Pentito a metà.

Bradi Binder 6
Miglior pilota KTM in prova e in gara. Come dire: con quella moto, non si poteva fare di più. Costante.

Pol Espargaro 4
Si vede a sprazzi in prova, ma perde nettamente il confronto non solo con il compagno di squadra - ci può stare - ma anche con Takaaki Nakagami. Anonimo.

Andrea Dovizioso 6
Una buona crescita rispetto a Misano: il cammino è ancora lungo, ma adesso ha meglio in mano la M1. Come sempre fa le cose con metodo e, per il momento, se ne frega del risultato, con ben chiaro il cammino da percorrere.
Razionalità convincente.

Luca Marini 5
Un passo in avanti rispetto agli ultimi GP, bravissimo in qualifica a entrare in Q2. Anche lui fa tutto con grande razionalità, passo dopo passo: probabilmente ha bisogno di più tempo per arrivare, ma ce la può fare.

Valentino Rossi 5
Un voto in più per la determinazione che ci mette in gara. Ma vederlo così in difficoltà è davvero triste. Meno tre…

Takaaki Nakagami 4
Va forte da venerdì fino al secondo giro in gara, quando cade: non è la prima volta che butta via la possibilità di fare bene con un errore all’inizio del GP. Che peccato.

Danilo Petrucci 4
Come detto dopo Misano e dopo ogni GP di questa stagione, non è la sua moto. Sta finendo male la sua carriera in MotoGP, ma non può essersi dimenticato come si guida: stagione durissima.

Franco Morbidelli 6
Sufficienza di stima, perché corre solo per prendere confidenza con moto e squadra. Ma fisicamente non ce la fa.
Ci vuole pazienza.

Aleix Espargaro 4
Cinque cadute in tre giorni: la peggiore gara dell’anno. Può succedere.

Johann Zarco 4
Sembra aver perso il tocco magico di inizio campionato. Da ricostruire.

Honda RC213V voto 9
Questa volta non è andato forte solo Marquez, ma anche Nakagami avrebbe potuto conquistare un grande risultato. Su questa pista è competitiva.

Yamaha M1 voto 7
Non siamo abituati a vedere un solo pilota andare forte con la Yamaha, ma è quello che sta succedendo nella seconda parte della stagione.
E’ vero che ci sono mille scusanti per gli altri tre con la M1, ma la sensazione è che a certi risultati si arrivi soltanto grazie a Quartararo.

Ducati DesmosediciGP voto 8
Alcuni limiti del passato non sono ancora stati completamente eliminate, anche se la moto è cresciuta tanto: la DesmosediciGP rimane troppo fisica e faticosa nei veloci cambi di direzione.

Suzuki GSX-RR voto 8
Inaspettatamente molto ballerina sulle buche, ma nel complesso una buona moto.

KTM RC16 voto 6
Alla vigilia, Oliveira (voto 4) si era detto sicuro di aver trovato la strada per tornare competitivo, ma anche ad Austin la RC16 è sembrata in difficoltà, ben lontano dalle aspettative.

Aprilia RS-GP voto 6
Troppo penalizzata dalle prestazione dell’unico pilota in pista: difficile da giudicare.

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