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Nel 19esimo episodio di #atuttogas, online domenica 30 maggio dalle ore 9, si parla della pista del Mugello: l’ingegnere Carlo Luzzi, dal 2010 elettronico nel team HRC ci spiega le peculiarità tecniche di questo circuito meraviglioso, a cominciare dal lungo rettilineo, dallo scollinamento e dalla staccata della San Donato.
“Questa è una pista disegnata con il cuore e non con un computer: l’hanno appoggiata ad arte su queste colline meravigliose. Una delle peculiarità è la staccata della San Donato, preceduto da quel dosso che se lo fai a piedi ti sembra piatto, ma a 350 km/h ti fa volare. I piloti sono costretti a fare una traiettoria particolare e quel salto fa alzare tantissimo i giri del motore, che in quel punto è particolarmente sotto stress” spiega Luzzi. Non a caso, lì nel 2016 si ruppe il motore della Yamaha di Valentino Rossi. E’ anche un punto pericoloso, secondo Luzzi bisognerebbe intervenire. “Nel 2013 Marquez, ancora inesperto di MotoGP, arrivò lì troppo forte e troppo piegato e si lanciò a 330 km/h per non finire contro il muro. E’ stato il più brutto incidente di Marc della sua carriera, fortunatamente con pochissime conseguenze”.
L’ingegnere della HRC spiega quali sono le altre difficoltà che deve affrontare un tecnico, fa un interessante paragone con la F.1 ed evidenzia i problemi della Honda su questo tracciato: “Qui conta la scorrevolezza, mentre la nostra moto è più efficace nello stretto, quando la raddrizzi e vai”.
Un’altra puntata di #atuttogas da non perdere, da ascoltare anche sulle principali piattaforme di podcast.