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È un Maverick Viñales serafico quello che risponde alle domande dei colleghi dello spagnolo Marca riguardo al suo futuro. Chi ha immaginato un divorzio da Yamaha con trattative già in atto verso altre marche - Aprilia la prima di cui si è parlato - sarebbe così smentito bellamente. Maverick, impegnato in una sessione d'allenamento al Montmelo assieme ad alcuni colleghi in sella a moto stradali, ha parlato con molta serenità di un futuro ancora tutto da definire prima che da scrivere.
"Non ho preso accordi con nessuno, voglio prenderla con calma, e poi vedremo cosa succede nel 2022. Ora come ora voglio solo godermi le vacanze, perché la prima parte della stagione è stata molto difficile per me, e poi mi voglio godere la famiglia."
Dopo la pausa, che finirà ai primi di agosto, il Mondiale riparte da quel Red Bull Ring con due gare. Le stesse che l'anno passato non hanno certo portato fortuna a Vinales: nel GP d'Austria rischiò di essere falciato nell'incidente fra Franco Morbidelli e Johann Zarco, mentre nel GP di Stiria restò senza freni e saltò giù dalla moto con freddezza glaciale. Quest'anno come si approccia al resto della stagione?
“Darò sempre e comunque il massimo, voglio vincere ad ogni costo, poi si vedrà. Se Yamaha potrebbe non seguirmi più di tanto? Non lo so, non posso rispondere, dovreste girare la domanda a loro. Io mi limito a dare il massimo tutte le volte che abbasso la visiera. So che non sarà semplice, ma dal punto di vista mentale è stato liberatorio andarmene. Il che non significa comunque che non sia grato a Yamaha per le opportunità che mi ha dato e per aver scommesso su di me. Credo di essere riuscito anche a dare il mio contributo allo sviluppo della moto, anche se mi sarebbe piaciuto fare di più...”
Scendere dalla moto più vincente delle ultime due stagioni sembra comunque una decisione curiosa...
"È nata da un insieme di fattori: per me è importantissimo sentirmi a mio agio. Invece non mi ci trovo come fa Quartararo, che fin dal primo anno con la Yamaha è andato benissimo e ha trovato il modo di sfruttarne appieno il potenziale. Un potenziale che è elevatissimo, ma che noi non siamo riusciti a tirare fuori. Il problema è questo: il fatto che so dove posso arrivare, ma allo stesso tempo so anche che non ci arriverò con questa moto e questo team. Devo trovare il modo, il percorso giusto per arrivarci. E non è nemmeno questione di ambiente: ho bisogno semplicemente di avere fiducia nel team e riceverla, per me è molto importante. Quest'anno abbiamo comesso molti errori, e la cosa ti condiziona inevitabilmente, la situazione è diventata molto difficile."
"Per dirne una, ad Assen la moto ha funzionato benissimo nelle FP1, e non l'abbiamo più toccata per paura di andare a peggiorare. Non si può correre così nella MotoGP di oggi, bisogna sempre cercare qualcosa per migliorare. È qui il problema, se non c'è fiducia è impossibile lavorare così, anche se ad Assen poi è andata bene, la moto funzionava e ho potuto spingere e dare il massimo."
Parlando del futuro, Maverick garantisce di non stare cercando una sella per il 2022.
"Al momento no, più avanti vedremo. Ma voglio fare con calma, ponderando bene le decisioni. Se ne sta ovviamente occupando il mio management, perché al momento voglio solo spegnere un po' la testa e godermi l'estate: sono davvero stanco, per quest'anno e per il precedente. Un pilota deve trovare soddisfazione in ogni stagione, altrimenti qualcosa non va. So che in pochi avrebbero fatto quello che ho fatto io, ma non aveva senso continuare con una situazione che evidentemente non funziona. La moto ha un grande potenziale, non è un fatto di team o di moto, è che io non mi adatto a nessuno dei due e devo trovare una soluzione per tornare a poter dare il massimo. L'unico obiettivo di questa scelta è di tornare a poter esprimere appieno il mio potenziale, niente altro."
Si è comunque parlato molto di Aprilia, una scelta che a molti sembra curiosa perché almeno sulla carta non sembra una moto vincente. Ma si è parlato anche di un tuo ritorno in Suzuki...
“Con Aleix Espargaro però l'Aprilia è migliorata molto, e lui sta guidando molto bene, quando mi sono trovato dietro di lui in pista mi ha fatto un'ottima impressione. Sul resto non so cosa dire. Tornare in Suzuki? Non ci ho davvero pensato. Al momento non ha davvero senso pianificare il 2022: adesso voglio solo riposarmi, godermi l'estate, allenarmi e tornare più forte possibile”.