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La bomba del fine settimana, prima soltanto indiscrezioni e poi il comunicato ufficiale Yamaha lunedì mattina: Vinales lascia Yamaha a fine stagione, clamorosamente e con un anno di anticipo sulla scadenza del contratto. Zam, per cominciare, ricostruisce per noi gli eventi. Da lui vissuti ad Assen.
"Era evidente che sarebbe successo qualcosa con il disastro del Sachsenring. Dopo la notizia pubblicata sabato mattina su AS ho cercato conferme in Yamaha e Aprilia, e fin da sabato sera ho capito che qualcosa c'era. Era già certo l'addio a Yamaha, incerto il passaggio all'Aprilia; ma io continuo a pensarlo: non dico che abbia già firmato con Noale, ma è la strada più probabile... Come del resto ha scritto fin dall'inizio il giornalista Mela Chercoles, che ha buone fonti ed è una persona seria".
Giulio Bernardelle fa notare come Vinales, dopo la gara, abbia detto chiaramente che ha bisogno di trovare una soluzione che gli permetta di esprimere il suo potenziale. Oggi evidentemente non ce l'ha, questo potenziale.
"Credo che un pre-accordo con Aprilia ci sarà. Forse - dice Giulio - la cosa è recente, io non avevo percepito che a Noale ci fosse in ballo la chance di un pilota di primo piano... Ma credo che Maverick non abbia digerito il cambio del responsabile tecnico della sua squadra. Forse avrà tentato di alzare la voce è il rapporto si è concluso".
Nico fa notare che molti appassionati sognano il Dovi nel test team e Maverick pilota con Aleix. Sarebbe uno squadrone. Ma Zam fa notare che Andrea non ritiene adatto per lui il progetto Aprilia, e il suo sogno é invece tornare su una Yamaha. Ora ci saranno ad Aragon nuovi test a fine mese, ma, almeno per quello che risulta a Giovanni, Andrea non ha mai pensato di andare a correre con l'Aprilia.
Nico a questo punto concorda: anche per lui Dovi andrebbe forte con la M1, una moto adatta alla sua guida. Ma a proposito: Maverick è davvero il pilota ideale per L'Aprilia? Bernardelle approfondisce da par suo.
"La RS-GP è un mix, è a metà strada tra le quattro in linea e le V4. Da un certo punto di vista è un compromesso, ed è una moto sulla quale tutti i piloti potrebbero esprimersi bene. Non ha un carattere particolare. Ma naturalmente Maverick non sarebbe subito vincente: questa MotoGP moderna vuole un periodo di adattamento abbastanza lungo. Vero, Martin è andato fortissimo al debutto con la Ducati, ma per vincere il titolo occorre tempo, occorre trovare un setting ideale per combattere dappertutto".
E Zamagni guarda all'aspetto sportivo: Vinales è un pilota velocissimo e ok, il confronto con Aleix sarebbe importante per capire il livello della moto. La ben nota instabilità del ragazzo non aiuterebbe la crescita della moto, forse, ma è un pilota fortissimo e sarebbe un segnale importante per capire che Aprilia investe con decisione nei GP.
Perché occorre dire che l'Aprilia non può aspettare ancora un altro anno. Serve un top rider. E a questo punto un lettore la butta lì: e con Ducati come la vedete, non potrebbe finire alla VR 46? Zam lo esclude: il neonato team VR 46 ha il progetto di portare in MotoGP i piloti della Academy... cosa c'entra Vinales? Ma tanti interrogativi restano: il mercato piloti si accenderà inaspettatamente?