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Alla domanda "sei stanco e sei triste?", Franco Mornidelli ha dovuto riflettere prima di optare per la prima delle due ipotesi. La sua non dev'essere stata una giornata semplice e i risultati, cronometro alla mano, non sono esaltanti. L'obiettivo però non era quello di staccare un crono da record.
"Sono un po' lontano dal passo dei migliori, ma soprattutto sono indietro nel giro veloce, anche se non ho fatto un vero e proprio time attack. Durante la giornata ho migliorato e alla fine della sessione sono andato bene, ma non abbastanza. Sento di avere un buon passo, a livello degli altri piloti Yamaha, ad eccezione di Fabio Quartararo. Domani dobbiamo provare altre soluzioni per migliorare il feeling e per risolvere i piccoli problemi che abbiamo".
Hai possibilità di combattere per la vittoria? La moto te lo consente?
"Ho una moto per vincere, ma non per combattere. Perdiamo in rettilineo e quando arriviamo in curva siamo lontani per sorpassare. Sarà quindi cruciale per me e per gli altri piloti Yamaha partire sempre dalle prime file".
Che lavoro hai fatto oggi? Nuove parti? Setting?
"Stiamo facendo un po' di tutto. Oggi ho provato delle forcelle nuove più leggere. Ed effettivamente lo sono, ma il feeling è un filo peggio".
Che moto hai ripetto alle altre Yamaha?
"Io uso ancora il forcellone in carbonio perché mi piace e l'anno scorso ha pagato nella maggior parte delle occasioni. La mia moto è una specifica diversa della altre tre Yamaha e anche il motore è un po' diverso, non so nel dettaglio le differenze. Da quello che ho sentito dire sembra che il motore delle ufficiali sia un po' più violento, ma a guardare i dati questa violenza non si vede".
Cosa c'è da tirare ancora fuori dalla moto in questi ultimi giorni di test?
"Un po' più di velocità pura e un po' più di passo. Soprattutto questo per prepararsi bene per affrontare al meglio il primo week end. Il resto è tutto lavoro da svolgere più avanti: gomme, nuovi pezzi...".
Due gare su questa pista non è il massimo...
"Due gare favoriscono la battaglia e avvicinano i piloti. La battaglia non è il nostro forte, ma la velocità sì. Se riusciamo a tenere una buona velocità non è detto che non riusciremo a lottare per la vittoria".