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C’è un po’ meno vento di ieri, la pista sta migliorando, si comincia a giare più veloce. A tre ore dal termine comanda la Honda. Stefan Bradl primo, Pol Espargaro secondo ad appena 15 millesimi. Bradl continua a provare il nuovo telaio, Espargaro continua l’apprendistato con la Honda: per il momento sta andando piuttosto bene, dopo che ieri aveva patito un po’ per l’avantreno della RC213V. Sta prendendo le misure, ma naturalmente è ancora molto presto e si sta girando non troppo forte: nel 2020, nella seconda giornata di test, il più veloce era stato Fabio Quartararo in 1’54”038. Ma Pol sta sicuramente migliorando.
Al terzo posto Aleix Espargaro, staccato di 36 millesimi: il pilota dell’Aprilia si conferma in forma, la moto in crescita. Speriamo bene. Quarto posto per Maverick Vinales (a 0”116), come ieri veloce e costante. Sta andando bene, rispetto ai piloti Honda per il momento fatica un po’ di più nel quarto settore.
Il migliore degli italiani è Pecco Bagnaia, quinto in 1’54”857; poi c’è Franco Morbidelli (7° in 1’55”126); Enea Bastianini (12° in 1’55”512); Valentino Rossi (17° in 1’55”991); Danilo Petrucci (20° in 1’56”394); Luca Marini (22° in 1’56”899); Lorenzo Savadori (23°) in 1’57”135.
Tra le prove interessanti: tutte le Case stanno testando il bloccaggio della forcella in partenza; in Ducati si continua a provare la nuova carenatura con inedite appendici anteriori/inferiori e un codone differente; in Suzuki Guintoli testa il motore 2022; in Yamaha si continua a fare la comparativa tra vecchio e nuovo telaio, mentre il forcellone in carbonio sembra promosso.
Caduti, senza conseguenze, Alex Marquez e Jorge Martin. Si va avanti fino alle 19 italiane.