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Nel 2021 i piloti della MotoGP sono caduti per ben 278 volte e la Honda domina la speciale classifica con il 27% dei crash totali. Non poco se si considera che, ad esempio rispetto a Ducati, quelli dell’Ala Dorata hanno due moto in meno in pista. Segno che la RC213V è una moto oggettivamente problematica, con Pol Espargarò che lo ha anche ammesso: “Non ero mai caduto così tanto in carriera”. Per lui le visite alla ghiaia sono state 20, compresa l’ultima che gli è costata il forfait a Valencia. Due volte più di lui è caduto Marc Marquez che “vince”, ma solo in percentuale, rispetto a Iker Lecuona. Il pilota della KTM è finito in terra per 26 volte, infatti, ma partecipando a 18 gare contro le 14 a cui ha partecipato Marc Marquez. Complessivamente le cadute della Honda sono state 75 Alex Marquez (19), Taka Nakagami (12) e Stefan Bradl (2) che seguono Marquez e Espargarò. Tre in più, quindi, delle cadute che Ducati ha rimediato con sei moto in pista. A Borgo Panigale le carene che sono state cambiate di più sono quelle di Enea Bastianini, 15 volte in terra, seguito da Jorge Martin (14), Jack Miller (12), Johann Zarco (10), Luca Marini (9), Francesco Bagnaia (7), Michele Pirro (3) e Tito Rabat (2).
Dietro a Honda e Ducati nella classifica delle carene cambiate si piazza, invece, la KTM, con Iker Lecuona che, come già detto, ha collezionato quasi il 50% dei crash della RC16, mentre la restante parte è divisa tra Miguel Oliveira (12), Danilo Petrucci (10), Brad Binder (9) e Dani Pedrosa (1). La caduta del collaudatore spagnolo, però, è stata probabilmente la più pericolosa in assoluto, al Rad Bull Ring, con il pilota dell’Aprilia Lorenzo Savadori. A proposito del team italiano, le RS-GP sono finite in terra per 32 volte, con Aleix Espargarò che comanda il gruppo con 18 cadute, seguito proprio da Savadori con 10 e da Maverick Vinales con 4 (nonostante i pochissimi GP disputati).
Il record opposto, quello delle zero cadute, lo hanno invece messo nel sacco due piloti Yamaha: Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow, ma bisogna dire che anche nel loro caso le partecipazioni sono state decisamente poche. La casa di Iwata ha sostituito 21 carene: 9 volte con Valentino Rossi, 7 con Fabio Quartararo, 2 con Franco Morbidelli e Jake Dixon e 1 con Garrett Gerloff. Solo 20 volte sulla ghiaia, invece, le Suzuki, ma con sole due moto in pista per tutta la stagione, con Alex Rins che ha battuto il compagno di squadra, Joan Mir: 12 a 8.