MotoGP 2021. Vitto Guareschi: "A Valentino basterebbe una gara buona" [VIDEO]

Molto divertente e seguita la diretta in cui Nico e Zam hanno avuto ospite l'ex collaudatore Ducati MotoGP, poi direttore sportivo Ducati e Sky VR 46. Vi riproponiamo qui i passaggi più interessanti
12 maggio 2021

“Mi manca il trial e lo speedway per il resto ho fatto tutto e sono contento”. Vitto Guareschi è un personaggio, ex pilota poi collaudatore della MotoGP e direttore sportivo. Quando si parla di MotoGP, come Bernardelle vorrebbe prototipi veri senza tutte quelle limitazioni. E dall’altra parte vede troppe ali e attrezzature che poco hanno a che vedere con la moto.

Il parmense ha ricordato i primi esperimenti in Ducati con l’abbassatore nel 2004: la tecnologia era primitiva, il sistema aveva una gestione mista pneumatico/elettronica, era pesante e anche pericoloso, ma l’idea c’era. Bei tempi, quelli. Con i motori liberi, l’elettronica in pieno fermento, Filippo Preziosi e una piccola Casa come Ducati potevano fare la differenza con il motore 800, le gomme Bridgestone, i piloti diversi dagli altri. Vitto oggi proverebbe a limitare il carburante per regolamento, sarebbe una bella sfida tecnologica.

Oggi è più difficile superare? Chiede Zam riportando le parole di Marquez.

 "Adesso la gara la fa più l’ingegnere ai box che il pilota in pista. Sono tutti piloti che possono portare la moto al limite e le differenze sono diventate minime. Per lo spettacolo è ok, ma lo sport dovrebbe essere un’altra cosa, chi ne ha di più vince…"

Vitto ci riporta tante curiosità su Casey Stoner: la gomma Bridgestone che gli piaceva e sparì con il pretesto della fabbrica terremotata in Giappone, la forcella passata da 42 a 48 che lo faceva cadere a ripetizione e fu recuperata, anno 2010. E a proposito prova anche a definire quale sia la guida del pilota vincente con il motore V4, che deve saper gestire un anteriore molto difficile proprio per via dell’architettura del motore.

Valentino - ne è certo Vitto che lo conosce bene - non si diverte, sta faticando, ma forse più che tecnico il suo è un problema di testa: per raddrizzare la situazione basterebbe una gara buona, magari con un po’ di fortuna. Poi Quartararo, Vinales, Morbidelli che sarà il futuro della Yamaha insieme a Fabio; la Suzuki dove Guareschi vede confusione nel box, forse di sente la mancanza di Brivio. La Honda e la KTM.

La Ducati per Vitto ha oggi il miglior equilibrio. Il più forte è Pecco Bagnaia, che lui conosce bene; poi Miller con i suoi alti e bassi, Zarco che è cocciuto e magari non vincerà il campionato, ma nei primi quattro alla fine ci arriva; anche i tre rookie vanno tutti forte: dunque la moto non funziona così male.

Fuori dall’attualità. Stoner e Valentino: chi ha più talento? L’australiano è il numero uno per talento puro, dice Vitto, ma Rossi è più completo e lo esprime del resto anche il suo palmares.  E come ha visto il celeberrimo sorpasso al Cavatappi, Laguna Seca 2008?

“Non fu tanto il sorpasso, ma come Valentino lo sfiancò tutta la gara per impedirgli di scappare. Perché se Casey prendeva venti metri addio, se ne andava. Così lo sfinì fino a che cadde. Ma di sorpassi simili ne abbiamo visti tanti, al Cavatappi, niente di così particolare e certamente non punibile”.

Sorpresa. Zam chiede quale sia il team ideale per Vitto Guareschi, a risorse illimitate. Moto Aprilia, piloti Marc Marquez e Pecco Bagnaia, dice Vitto. E il titolo arriva: la moto ancora non ha espresso tutto il suo poteziale…

A proposito. Come festeggerà Vitto i cento anni della Moto Guzzi? Guareschi si è recentemente divertito in pista con la 350 di Lorenzetti del ’57, carenatura a campana. Ci sarà il raduno internazionale a Mandello, si farà festa nelle prove del Trofeo Guzzi Fast Endurance, sarà una stagione particolare per l’aquila. Che i due fratelli Guareschi hanno nel cuore.

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