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Con un comunicato brevissimo Suzuki ha parlato per la prima volta del possibile addio alla MotoGP alla fine del 2022. La notizia era uscita dieci giorni fa, lunedì 2 maggio.
Nessuna marcia indietro ma neanche un'ammissione chiara di addio anche se la notizia è confermata dalle ragioni dell'abbanono (cioè concentrare le risorse sull'automotive e le nuove tecnologie) e dal ringraziamento-saluto ai lavoratori del team di MotoGP.
Queste le parole della casa giapponese: "Suzuki Motor Corporation è in discussione con Dorna sulla possibilità di terminare la sua partecipazione in MotoGP alla fine del 2022".
Parole apparentemente non definitive e che confermano quanto espresso il 3 maggio da Dorna: "Suzuki non può decidere da sola di uscire dalla MotoGP".
Il comunicato Suzuki prosegue e seppure non lo dicano esplicitamente l'addio è confermato: "Purtroppo, l'attuale situazione economica e la necessità di concentrare i propri sforzi sui grandi cambiamenti che il mondo Automotive sta affrontando in questi anni, stanno costringendo Suzuki a spostare costi e risorse umane per sviluppare nuove tecnologie".
Insomma alla base della rinuncia al mondiale di MotoGP ragioni economiche legate allo sviluppo delle nuove tecnologie per il mercato automobilistico.
Nel comunicato Suzuki è stato espresso anche un pensiero per le circa 50 persone che lavorano nel team di MotoGP: "Vorremmo esprimere la nostra più profonda gratitudine al nostro Team Suzuki Ecstar, a tutti coloro che hanno supportato le attività motociclistiche di Suzuki per molti anni e a tutti i fan Suzuki che ci hanno dato il loro supporto entusiasta".