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Soltanto la pista di Losail, Qatar, è più tosta di quella di Zeltweg per quanto riguarda i freni delle MotoGP: nella classica scala da 1 a 6 attribuita da Brembo ha infatti un indice di difficoltà 6.
Per ragioni di sicurezza (ricordate il terribile rischio corso da Vinales e Rossi nel 2020?) prima della curva 2 è stata realizzata di una chicane.
I piloti si trovano ora a gestire una combinazione destra-sinistra che mette alla prova la loro abilità ed offre nuove possibilità di sorpasso, rendendo però ancora più impegnativa la gara per i freni per via di ben quattro dure staccate consecutive. Che sono poi le più dure di tutto il giro.
La staccata alla curva 4 si segnala per i 253 metri di spazio richiesto (velocità di ingresso dell'ordine dei 300 orari) e per la durata di 5,6”. La decelerazione supera abbondantemente gli 1,5 g ,così come alle curve 1 e 2.
Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno anteriore dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera i 1.100 kg.
Si usano i freni otto volte al giro, per un totale di 33”, valore che supera il 37% della durata complessiva della gara, avvicinando appunto il record stagionale del GP Qatar.
La staccata più dura è quella di curva 1 che chiude il rettilineo principale: le MotoGP passano da 307 km/h a 98 km/h in 4,3”, percorrono 212 metri con una decelerazione massima prossima ai 2 g. Il carico sulla leva anteriore è di 6,9 kg e la pressione del liquido idraulico è di 14,7 bar.
La nuova variante, curva 2, si affronta a 260 orari: è diventata la terza staccata più impegnativa del circuito. Lo spazio di frenata è di 200 metri, si percorre in 4,5” e la velocità scende a 100 km/h. In questo caso la decelerazione massima è di 1,5 g.