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Dal 2023 sarà in sella su una Ducati del team Gresini ma adesso ha ancora 9 gare da fare sulla Honda. Alex Marquez, parlando ai microfoni di Cadena Ser, ha analizzato questa prima metà dell'anno e si è tolto alcuni sassolini dalle scarpe.
Non è mancata l’autocritica: “La stagione è stata brutta – ha detto - mi darei un 5 o 4,8". Fino al Qatar la nuova Honda sembrava una grande moto, pronta ad essere protagonista nel 2022, con Marc Marquez ma anche con altri piloti. Undici gare dopo un solo podio è stato centrato: Pol Espargaro in Qatar.
“Una nuova moto è stata realizzata, Honda ha scommesso pesantemente. In pre stagione è andata abbastanza bene – ha spiegato Marquez junior - ma in Qatar ho iniziato ad avere problemi. Poi sono iniziati i problemi più seri. Quando hanno portato nuovi pezzi e idee, non ha funzionato. Per questo non ci siamo evoluti”.
Per Alex “Honda si è addormentata un po'. Stiamo tutti soffrendo. Non è facile" ha aggiunto.
Il due volte campione del mondo ha parlato anche del recupero dall’operazione del fratello Marc: “La cicatrice è una bestia, ne ha un'altra dietro. È ottimista, positivo e questa è la cosa più importante. Si vede che vuole tornare, ma è cauto”.
Ad Alex è stato chiesto anche un commento sul fatto di correre entrambi per Honda: “Se tutto fosse andato bene e tutto fosse perfetto sarebbe stata un'altra storia... ma la conclusione è che è stato peggio che meglio”.
Sulla Ducati: “Quando la proverò a novembre potrò farmi un'idea dei punti di forza e di debolezza. È stata la moto più completa e avanzata per tre anni. Hanno lavorato molto ed è un'opportunità. È un test, ma la squadra mi ha voluto molto. Hanno molta esperienza, storia... ed è qualcosa che mi ha aiutato a fare questo passo” ha spiegato.
Quanto all’addio a Honda Alex ha detto di “non essere soddisfatto” perché l’idea "era quella di vincere le gare".
Il sogno rimane la vittoria del mondiale in MotoGP: “Quando l'ho detto in Moto3 e Moto2 la gente pensava che fossi pazzo. Perché no? Sarebbe un sogno averli tutti e tre, ma sono parole grosse".