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Dalla fine del 2019 è lontano dalle piste e dalle competizioni causa squalifica per doping, una squalifica che poi è stata allungata fino alla fine del 2023.
Domenica pomeriggio a Sky, dopo il GP di Silverstone il giornalista Sandro Donato Grosso ha parlato con il team principal di Pramac Paolo Campinoti.
Campinoti conosce bene Iannone che ha corso con Ducati Pramac nel 2013 e 2014, prima di passare al team ufficiale nei due anni successivi.
A Sky Campinoti ha detto: “Ho un debole per Andrea Iannone, gli voglio bene e mi dispiace per quello che sta passando. Credo che meriti l’opportunità di tornare”.
Campinoti ha aperto la porta: “Sarebbe una sfida bellissima” poi però ha ricordato che “ci sono tante cose da mettere insieme e non sono solo io a decidere purtroppo” anche se ha ammesso: “Se fosse solo per me direi di sì perché credo che il talento di Andrea in pochissimi ce l’hanno ed è uno dei pochi che combatteva con Marc Marquez alla pari quando erano in Moto2”.
Per Campinoti sarebbe un sì ma Ducati cosa ne penserebbe del ritorno di Andrea Iannone? L'apertura del team principal Pramac è un segnale di stima che sicuramente farà piacere al pilota, ma la casa di Borgo Panigale dovrebbe approvare l'operazione. Al contempo il manager di Iannone, Carlo Pernat, più volte in questi anni ha parlato del futuro di Iannone. Anche nelle ultime settimane ha detto che il pilota abruzzese vuole tornare in pista e secondo Pernat le strade possibili sono due: Superbike o MotoGP.
C’è da ricordare che nel gennaio 2024 Andrea Iannone avrà 34 anni e mezzo (è nato ad agosto del 1989) quindi non è più giovane ma, come spesso accade nelle cose della vita, la voglia e la determinazione possono oscurare la carta d’identità. Vedremo se Iannone avrà un’opportunità e come riuscirà a sfruttarla.