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Il padre di Jorge Lorenzo, Chicho, ha analizzato insieme a Manuel Pecino la prestazione di Marc Márquez nel GP delle Americhe sul loro canale YouTube Motogepeando.
Il 93 è tornato in pista in Texas dopo l’episodio di diplopia successivo all’incidente nel warm up di Mandalika. Ad Austin Marquez ha chiuso sesto dopo una spettacolare rimonta resa necessaria da un problema alla partenza che ha fatto scivolare la sua Honda dal nono posto alle retrovie del gruppo.
Chicho Lorenzo ha analizzato i tempi del pilota Honda in gara: “Nel primo giro ha recuperato sei posizioni. Dal 9° giro ha iniziato a girare più veloce della testa della corsa. Al giro 16 è a 4.4 secondi dal primo. Quella è stata la distanza minima tra lui e la testa della corsa. Da quel momento è iniziata a salire e negli ultimi due giri era sopra ai sei secondi”.
Lo stesso Marquez ha detto che “a 5 giri dalla fine il mio corpo ha detto basta: “Con quei numeri e senza tener conto di nessuna circostanza, solo dei numeri, chiaramente non avrebbe vinto quella gara" ha sentenziato Chicho Lorenzo.
Sul duello Marquez-Quartararo: “E' stato molto atteso. Sono i migliori piloti della categoria. Ricordo i duelli di Valentino con mio figlio, in un'intervista gli chiesero 'quando vincerai i duelli contro Valentino?' E lui rispose: 'Quando me lo merito'. Quindi la vedo un po' così; perché in quel momento mio figlio stava crescendo, ed era più vicino. Ma Valentino lo ha comunque battuto in duello. Mi aspettavo questo duello e mi sono divertito molto " ha spiegato il padre di Jorge.
Su Quartararo: "Questa è una di quelle situazioni che ti aiuta a crescere, se non ti uccide ti rende più forte. Deve fare i conti con una moto nettamente inferiore alle altre. E cosa puoi fare in una situazione del genere: gettare la spugna o provare a combattere fino all'ultima curva. Cerca di ottenere il massimo con le carte che ha, che non sono le migliori”.
“La sua guida mi sta conquistando. E voglio vedere un passo avanti anche a livello di carattere, perché vedo che manca ancora un po'. Ma quando si tratta di guidare è impressionante, non puoi mettere nessun ma” ha aggiunto.
Confronto tra Quartararo e Lorenzo: “Jorge era la massima espressione di purezza, movimenti sempre controllati, sempre perfetti, sempre giusti. Fabio ha quell'eleganza ma è un po' più creativo. Non è un purista come Jorge, ma sono molto simili, anche se ci sono sfumature che li differenziano» ha detto.