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Sei marchi, dodici squadre e ventiquattro piloti (più eventuali wildcard). La MotoGP 2022 non cambia nei numeri, ma nei nomi, con Dorna che ha pubblicato in queste ore la entry list provvisoria della prossima stagione mondiale che prenderà il via il 6 marzo in Qatar. Novità significative non ce ne sono, nel senso che tutte le operazioni di mercato che hanno portato al nuovo assetto si sono consumate già nei mesi scorsi, ma manca un nome e non leggerlo, dopo 26 anni, fa un certo effetto: Valentino Rossi. Però, come ha detto il campione di Tavullia, il motomondiale c’era prima di lui e ci sarà dopo di lui. A cominciare, appunto, dal 2022.
In casa Aprilia i piloti del primo anno da squadra ufficiale dell’azienda di Noale saranno, come è noto, Maverick Vinales e Aleix Espargarò (che veste i colori di Aprilia dal 2017), mentre le novità più significative riguardano Ducati. Non nei piloti, ma nelle squadra, che diventano tre oltre quella ufficiale. Pecco Bagnaia e Jack Miller porteranno in pista le Desmosedici del Team Lenovo, mentre Jorge Martin e Johann Zarco proseguiranno la loro avventura con Pramac. Debutto, invece, per Fabio DiGiannantonio (per lui anche debutto vero e proprio in MotoGP, e Enea Bastianini, che difenderanno i colori della squadra che porta il nome dell’indimenticato Fausto Gresini, con Luca Marini e Marco Bezzecchi che, invece, saranno in sella alle due Desmosedici in forze al VR46 Racing Team.
Due debutti anche nelle fila di KTM, entrambi nel Team Tech3 di Hervè Poncharal che metterà le sue arancionissime RC16 a disposizione di Raul Fernandez e del campione del mondo di Moto2, Remy Gardner. Nessun cambiamento in vista, almeno per quanto riguarda i piloti, invece, per la squadra ufficiale, con Brad Binder e Miguel Oliveira che tenteranno di migliorare un 2021 un po’ deludente. Stessa cosa che faranno i due portacolori di Suzuki, ancora in pista con le sole moto della squadra ufficiale, e con Alex Rins e Joan Mir che, a dispetto dell’età, sono già veterani della categoria.
Tutto nuovo, invece, in seno alla squadra privata di Yamaha: l’RNF WhitU’ Team di Razlan Razali ha raccolto l’eredità della ex Petronas, ma i cambiamenti sono stati molti non solo per quanto riguarda i piloti, ci saranno Andrea Dovizioso e la scommessa Darryn Binder, ma anche negli uomini che lavorano nel box. Sempre restando in casa Yamaha, Franco Morbidelli e il campione del mondo Fabio Quartararo faranno coppia sulle M1 del Team Monster Energy, con Morbidelli che avrà al suo fianco non più Ramon Forcada o Silvano Galbusera, ma Patrick Primmer.
Chiude la lista la Honda, che lasciamo ultima non certo per demeriti, ma solo perché è proprio all’ombra dell’Ala Dorata che si potrebbe assistere ad una qualche clamorosa novità. Al momento tutto resta invariato, con Alex Marquez e Takaaki Nakagami nella squadra satellite LCR, e Pol Espargarò e Marc Marquez nel team ufficiale sponsorizzato Repsol. Ma è noto che Marquez è alle prese con un infortunio fastidioso e che c’è la possibilità che per lui il mondiale inizi più tardi, tanto che in casa Honda, come anticipato nei giorni scorsi da SpeedWeek, sarebbe già pronto un “piano b”. Un “piano b” che al momento resta pura ipotesi, ma che vedrebbe Alex Marquez in ufficiale al posto del fratello e Iker Lecuona richiamato dalla Superbike per occupare la sella della RC213V del team di Lucio Cecchinello.