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Tra tutti i componenti del team, il più “gasato”, in senso positivo, è Fabio Di Giannantonio. Quasi incredulo di essere in MotoGP.
“Questo è un gruppo fantastico, in questo momento sono perfino un po’ nervoso perché è un sogno che si avvera. Ed è bellissimo che io sia in MotoGP con questo gruppo fantastico e con questi colori. E’ speciale essere in una squadra italiana con una moto italiana: Fausto (Gresini, NDA) ha sempre creduto in me, per me è davvero un momento speciale”.
Com’è il tuo rapporto con Enea?
“Sicuramente io ed Enea ci aiuteremo, gli farò tante domande. Stiamo bene dentro al box e nella famiglia Ducati vengono condivisi tutti i dati”.
Qual è l’obiettivo?
“Fausto mi ha sempre consigliato di pensare a divertirmi ed è quello che devo fare. Quando sali su una nuova moto, ci vuole tempo per capirla, devi arrivare ad essere rilassato in sella. Una MotoGP ha tantissima potenza, devi lavorare su di te per poter spingere al massimo”.
Sei passato dal numero 21 al 49: perché l’hai scelto?
“Nella mia carriera ho sempre usato il 21, in onore di Troy Bayliss, un pilota che mi ha sempre fatto emozionare. Ma in MotoGP il 21 è già di Franco Morbidelli, così ho dovuto cambiare: ho scelto il 49, credo non sia mai stato usato da nessuno in questa categoria. E’ una nuova sfida anche questa, spero di scrivere la storia con questo numero”.
Credi di aver fatto il percorso giusto per arrivare in MotoGP?
“Sì. Ognuno fa la sua strada e ha i suoi tempi, io credo di aver colto una buona opportunità: con la Ducati si può fare molto bene”.
C’è un po’ di timore?
“Non c’è spazio per avere timore in questo mondo, se non credi in te stesso, nessuno lo può fare per te… Sono sicuro di me, di poter arrivare in alto. E’ chiaro che c’è un po’ di nervosismo, ma è più che altro emozione, perché quando inizi con le minimoto sogni di arrivare in MotoGP. Adesso ci sono, sono qui con i migliori piloti del mondo”.