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Zeltweg - Carmelo Ezpeleta, (CEO Dorna), Jorge Viegas (presidente FIM), Hervé Péoncharal (presidente Irta) hanno ufficializzato quanto si sapeva da ieri: nel 2023, la MotoGP cambia formato, con l’introduzione di una gara sprint. A parte e nel live trovate la conferenza stampa nella sua integrità; molti ancora gli aspetti da definire, ma quelli più importanti dovrebbero essere: qualifiche il sabato mattina; “sprint race” il sabato alle 15, lunghezza la metà di quella vera; punteggio metà dell’attuale. Quindi: 12,5 al primo, 10 al secondo e così via…
E’ la decisione giusta per risollevare un motomondiale in crisi? Secondo me no, bisognerebbe intervenire su altri fattori tecnici, coinvolgere di più il pubblico con i protagonisti, creare un meccanismo che aumenti la popolarità dei campioni.
Inoltre, in questo modo si aumentano i rischi in modo esponenziale. Si potrà obiettare che la SBK è così da anni, ma secondo me i due campionati non sono paragonabili: le moto derivate dalla serie sono molto più “facili” di una MotoGP - attenzione: il mio non è un denigrare la SBK, tutt’altro, è soltanto una considerazione basata su una realtà tecnica -, molto meno stressanti, fisicamente e mentalmente. Inoltre, c’è sempre meno tempo per mettere a punto le moto, scegliere la gomma giusta, preparare al meglio un GP… Per tutto questo, personalmente sono contrario alla “gara sprint”.
E’ questo l’argomento de #lanotiziainprimafila. Qual è la vostra opinione?