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Luca Marini, per la seconda volta in carriera, parte dalla prima fila in MotoGP. È molto felice e fiducioso ma non raggiante perché è determinato a far sì che questo sia solo un punto di inizio, quello nel quale pensava di essere già dall’inizio della stagione e che finalmente è riuscito a dimostrare.
È questo il Luca Marini che dobbiamo aspettarci?
“Può essere anche di più. Io quest’anno mi sono sentito molto meglio da subito e ho fatto un gran passo in avanti come pilota e come persona, mi aspetto di poter lottare per queste posizioni tutto l'anno. È sempre molto complicato anche entrare in Q2 ma si può continuare a stare qui davanti perché la Ducati è una grande moto. Abbiamo avuto un po’ di problemi a inizio stagione però in un paio di gare siamo riusciti a sistemarli. Mi aspetto di continuare a lottare per questi risultati. Sono contento"
Alla curva 11 tutte le moto scuotono molto e la Ducati di più, da cosa dipende?
"Lì ci sono 2-3 buche veramente grosse e non c'è modo di evitarle e se vuoi andare forte l'unica è passarci sopra, come abbiamo visto dai dati: non puoi passare largo o interno come fa la Moto2. Ho visto nei replay che Pecco ne ha sofferto tanto, è sicuramente un punto molto critico della pista"
Tu e altri piloti Ducati avete detto di aver risolto dei problemi, che significa? Avete ottimizzato le novità del 2022 o siete ritornati indietro verso la moto 2021?
"Nessun passo indietro, abbiamo fatto un ottimo lavoro come team e anche Ducati in generale. Analizzando i dati del Qatar e dell’Indonesia io riesco a capire meglio cosa serve per andare forte e portarla anche nella mia direzione per andare più forte. Quest’anno le sensazioni sono ottime"