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C’è un bel sole a Termas de Rio Hondo, 45 i °C sull’asfalto: dopo la nottata passata da tanti meccanici ai box per montare le moto arrivate in circuito solo alle 2,40 del mattino, tutti i piloti hanno potuto girare regolarmente, in una giornata molto intensa e complicata.
È riuscito a girare anche Takaaki Nakagami che, inizialmente, era stato fermato in Giappone da un tampone positivo. Un successivo controllo ha cambiato l’esito: risultato negativo, Nakagami è potuto partire per l’Argentina, dove è arrivato a mezzanotte di ieri.
Giusto il tempo di dormire qualche ora, farsi una doccia e via in pista, con esiti sorprendenti: miglior tempo, dopo essere stato costantemente davanti. Bravo Taka: qui il team LCR vinse nel 2018 con Cal Crutchlow. È per il momento un’altra Honda rispetto a quella di Mandalika: il ritorno alla “nuova-vecchia” carcassa, quella che viene utilizzata dal 2020, ha fatto tornare la RC213V competitiva: Pol Espargaro è terzo, anche lui costante in tutto il turno.
Ha molto ben impressionato anche Fabio Quartararo, pure lui sempre nelle prime tre posizioni, sia con le gomme usate sia nell’attacco al tempo finale. Quartararo, però, continua a essere l’unico pilota Yamaha a fare la differenza: Franco Morbidelli è solo 18esimo, Andrea Dovizioso addirittura 24esimo (ultimo). Al di là delle difficoltà dei suoi compagni, la sensazione è che Fabio si trovi bene a Termas, anche se dopo il GP di Indonesia aveva dichiarato: “Quello in Argentina sarà per me il GP più difficile della stagione”.
Al quarto posto, Aleix Espargaro, che ha cambiato passo quando ha visto Maverick Vinales in seconda posizione. Le prestazione dell’amico rivale gli hanno dato ulteriore carica e nel finale è stato particolarmente veloce, mentre Vinales, finalmente, ha girato con buona costanza, confermando di aver fatto dei passi in avanti nell’affiatamento con la RS-GP.
Nei dieci, per il momento anche le due Suzuki (Alex Rins è 6°, Joan Mir 10°) e le due KTM di Miguel Oliveira (7°) e Brad Binder (9°). Considerando che solitamente Oliveira e Binder non sono così efficaci nel primo turno, è un risultato da valutare con grande attenzione.
Marco Bezzecchi a parte - ottimo quinto: a proposito, si può rivedere sul nostro canale YouTube la diretta di ieri con il capo meccanico Matteo Flamigni, che spiega molto bene la crescita di Marco - le altre Ducati per il momento sono indietro, con Pecco Bagnaia 12esimo. Ma è solo il primo turno. FP2 alle 20,40 italiane.