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Era già successo a Laguna Seca 1988: le moto non erano arrivate in tempo da Suzuka, dove si era corsa la gara precedente, e il programma del venerdì era completamente saltato. Ma il 1988 è quasi preistoria, per il Motomondiale e per tutto il resto del mondo, e nel frattempo il nostro sport è cambiato profondamente: oggi, il ritardo degli aerei che ha portato al mancato arrivo del materiale della MotoGP a Termas de Rio Hondo è un vero disastro.
La cancellazione delle prove libere del venerdì - su un tracciato, tra l'altro, su cui non si è corso per due anni e che già in passato aveva mostrato qualche criticità - è una vera e propria catastrofe per le squadre, che dovranno concentrare tutto il lavoro di messa a punto nella giornata di sabato, con un cronoprogramma a dire poco frenetico (lo trovate qui sotto, scaricabile) e per i piloti, che vivranno una giornata peggio di una prova del circuito dell'Iron Man.
Rimane che, come già detto per il Gran Premio dell'Indonesia, non c'è pace per la MotoGP, che continua a vivere queste prime prove del 2022 (dopo due stagioni complicatissime) giocando in difesa a fronte di ogni complicazione o problema tecnico. L'organizzazione mostra quindi qualche limite, che al minimo imprevisto causa appunto problemi non banali.