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Phillip Island - È stata una gara bellissima, combattuta tra quattro piloti: Izan Guevara, Deniz Oncu, Sergio Garcia e Sasaki, ma con uno nettamente più forte di tutti gli altri: Guevara, il nuovo campione del mondo.
Garcia, il compagno di squadra, ha provato in tutti i modi a tenere compatto il gruppo, a mettere qualcuno tra sé e Guevara, unica possibilità per tenere ancora aperto il titolo.
Ma Izan è di un altro livello e come tutti i grandissimi campioni, conquista il titolo trionfando anche in gara, dimostrando una superiorità schiacciante.
Nel 2023, il pilota di Maiorca - un altro campione del mondo che viene dall’isola spagnola, dopo Jorge Lorenzo e Joan Mir - correrà in Moto2: è destinato a bruciare le tappe, perché quello che ha fatto vedere in questa stagione è forse perfino superiore a quanto mostrato da Pedro Acosta nel 2021, quando conquistò il titolo della Moto3 al debutto.
La gara di oggi è stata la fotografia di tutta la stagione: i rivali hanno provato a contenerlo in qualche modo, ma lui quest’anno è stato semplicemente incontenibile.
Si sperava che Dennis Foggia potesse tenere aperto il discorso mondiale, ma alla fine del primo giro era già chiaro che non sarebbe stato possibile: Dennis ha chiuso nono, staccato di 16”7, in grandissima difficoltà con una Honda che, ancora una volta, è stata umiliata dalla KTM (e Marchi vari). Anche Foggia passerà in Moto2, con il team Italtrans: considerando l’inferiorità tecnica, la sua non è stata una brutta stagione, ma è giusto dire che da lui ci si aspettava di più: è partito come favorito, ma, in realtà, non è mai stato in lotta per il titolo.
“È incredibile, sono campione del mondo. Una gara pazzesca e una stagione pazzesca. Ho visto che c’era la possibilità di vincere e l’ho fatto: ringrazio il mio team, la mia famiglia, tutti i miei amici. È stata una gara bellissima, ero molto forte dall’inizio, mi sentivo bene con la moto, che era competitiva".
"Siamo campioni del mondo: ancora non ci credo. Bisogna festeggiare con il team e con la mia famiglia: è un grande risultato. Ho iniziato quando avevo tre anni, a sei anni ho iniziato a correre, poi la Talent Cup Europea, poi la Moto3, ho vinto il mondiale juniores. Poi il mondiale: il primo anno ho faticato un pochino, quest’anno ho fatto tante belle gare, 11 podi e sono diventato campione del mondo. Era quello che sognavo fin da quando ero piccolo. Quando avevo due anni e mezzo, mi facevano giocare a calcio, invece io piangevo, volevo la moto!”.