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Phillip Island - Come è successo in tutta la stagione, sono state qualifiche di altissimo livello, con Jorge Martin bravissimo a fermare il cronometro sull’1’27”767, per una pole che al pilota del team Pramac mancava da 13 GP.
Alle sue spalle Marc Marquez, che ancora una volta ha “battezzato” Francesco Bagnaia come il pilota da seguire: lo ha fatto sia nel primo sia nel secondo tentativo, quello decisivo, quello che gli ha permesso di superare Pecco, che, come al solito, non si è tirato indietro.
Dopo il primo tentativo, Bagnaia era primo: tatticamente, forse, sarebbe stato più giusto togliersi dalla scia il rivale della Honda. “Non è che se mi fossi fermato, qualcuno sarebbe andato davanti, non potevo fare diversamente. Fortunatamente la nostra velocità è altissima, abbiamo lavorato bene nelle FP4: chi se ne importa se qualcuno si attacca” spiega Pecco.
Chi accusa Bagnaia di essere in qualche modo favorito dalla Ducati, dovrà riconoscere che in qualifica Pecco è sempre preso di mira da quasi tutti gli avversari. Non è facile mantenere la calma, lui ci riesce e questo va detto e sottolineato.
Dopo libere non facilissime, Pecco ha fatto un salto di qualità a metà FP4, facendo una serie di giri in 1’29”4: come dire che il suo passo è assolutamente da riferimento.
Sulla distanza, è meno efficace Jorge Martin, che però diventa un avversario temibile quando scatta davanti a tutti. “È stato un molto molto buono. Ho provato a spingere anche se non mi trovavo benissimo con l’anteriore: nelle ultime gare vado sempre più forte, spero di avere il passo per lottare fino al termine” sono le parole dello spagnolo, uno che ha già fatto sapere di non avere nessuna intenzione di favoritismi.
Che, ovviamente, non farà nemmeno Marquez. “Ho scelto il riferimento di Pecco, lui è molto forte nel giro secco e la Ducati è molto veloce in rettilineo, aiuta molto. Ho un buon passo, mi sento bene fisicamente, piano piano sto andando meglio: questo è l’aspetto più importante” commenta soddisfatto. Marc è assolutamente da tenere in considerazione per la vittoria: non sarà facile batterlo domani.
Al quarto posto, Aleix Espargaro (il capo tecnico Antonio Jimenez sarà l’ospite della diretta su moto.it alle 9,30 italiane), che ha perso qualche cosina nell’ultimo curvane con Maverick Vinales, 12esimo sullo schieramento.
Dietro di lui, Fabio Quartararo, che prova a tenersi aggrappato con le unghie e con in denti a un mondiale che gli sta sfuggendo di mano. Fabio ha un buon passo, ma, personalmente, faccio fatico a vederlo sul gradino più alto del podio, forse l’unico risultato per lui utile, così come lo è per Espargaro.
E non dimentichiamo che dal sesto al nono posto ci sono quattro Ducati: per i due rivali di Bagnaia non sarà semplice difendersi.
Solo 13esimo Enea Bastianini: lo storico dice che ha la possibilità di fare una buona rimonta, ma, fino adesso, Enea non è sembrato particolarmente esplosivo sulla distanza.
Grandissime difficoltà per Franco Morbidelli, penultimo e ultimo tra i piloti Yamaha, battuto anche da Binder: siamo al punto più basso della carriera di Franco. Non è facile, purtroppo.