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Zeltweg - Tre vittorie consecutive: con la Ducati c’era riuscito solo un certo Casey Stoner. Adesso ce l’ha fatta anche un certo Francesco Bagnaia. Una statistica che la dice lunga sulla bravura e velocità del pilota italiano.
“È bellissimo, sono molto contento, anche per il significato che hanno questi tre successi dopo le difficoltà di inizio stagione. È stata tutt’altro che una vittoria scontata: come a Silverstone, non ero il pilota Ducati più veloce in pista”.
Negli ultimi 19 GP sei salito 9 volte sul gradino più alto del podio: numeri da brividi. Eppure attorno a te c’è sempre un po’ di scetticismo da parte degli appassionati: perché?
“Perché sono italiano; perché ho fatto tanti errori; perché tutti credono che la Ducati sia la moto migliore in assoluto e così si cerca sempre di screditare la vittoria di un pilota italiano. Ma chi viene alle gara capisce il valore dei piloti, chi conta sa com’è la situazione. È chiaro che gli errori commessi creano un po’ di scetticismo, bisogna guadagnarsi la fiducia con i risultati”
Come a Silverstone, anche qui sembravi un po’ in difficoltà il venerdì e il sabato, ma poi in gara hai vinto: sta emergendo una tua qualità importante?
“Anche nel 2021 avevo avuto delle difficoltà in prova, è un po’ il mio stile di guida. Lavoriamo tanto per tutto il fine settimana, in Inghilterra la svolta era arrivata addirittura nel warm up. Ci sono delle piste dove fatichiamo di più e altre di meno: questo è un circuito che si addice molto bene alla Ducati, ma anche oggi le condizioni non erano semplici”
Questa volta, però, non hai ascoltato VR46…
“Lui mi aveva consigliato di non montare la soffice e invece è proprio quella che ho utilizzato. Forse avrei dovuto utilizzare la dura all’anteriore, ma non me la sono sentita di rischiare, considerando gli errori commessi in passato: negli ultimi giri non ne avevo più”
E Stoner l’hai sentito?
“Sì, gli ho chiesto qualche consiglio in base alla sua esperienza, come sempre è stato prezioso”
Visto le premesse delle prove, pensavi di guadagnare più di cinque punti a Quartararo?
“È da ieri che dico che Fabio era veloce e nel warm up è stato nettamente il più rapido. Lui riesce a essere molto competitivo con la Yamaha e con la variante è diventato ancora più efficace su questa pista”
È giusto dire che per velocità sei il riferimento della MotoGP?
“Abbiamo dovuto fare un lavoro a casa per cercare di capire gli errori commessi e credo di aver fatto un buon passo in avanti. Ma c’è ancora molta strada da fare per arrivare al livello dei grandi del passato”