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Dopo FP1 interlocutorie per le condizioni della pista - l’asfalto è andato ad asciugarsi progressivamente - nelle FP2 si è potuto girare con più efficacia, con una temperatura sull’asfalto attorno ai 56 °C. E nel finale, con le gomme soffici - tutti hanno fatto l’attacco al tempo, perché le FP2 potrebbero già essere decisive per l’ingresso diretto in Q2 - i tempi si sono abbassati fino all’1’31”608 di Fabio Quartararo, solo 0”030 più veloce del compagno di squadra Franco Morbidelli.
Una doppietta Yamaha per certi versi sorprendente, se si considera quanto visto in Qatar, ma assolutamente in linea con quanto era emerso nei test su questo tracciato: qui la M1 va forte. Anche se Quartararo ha avuto un piccolo problema a inizio FP2: la sua moto si è spenta mentre percorreva la curva numero 4. Un inconveniente che però ha inciso poco sul turno: Fabio è stato sempre davanti. La doppietta Yamaha, con un Morbidelli sempre più a posto fisicamente, dice che se in qualifica i due piloti con la M1 riusciranno a conquistare una buona posizione sulla griglia, allora potrebbero essere anche i favoriti alla vittoria.
La classifica delle FP2 è particolare: dopo le due Yamaha, ecco quattro Ducati - Zarco, Martin, Bastianini, Miller - quindi l’Aprilia di Aleix Espargaro, sempre più il punto di riferimento della Casa di Noale, ed ecco due KTM, con Brad Binder ottavo e Miguel Oliveira nono. Una griglia provvisoria stile F.1: un caso o una tendenza? In Casa Ducati manca all’appello Pecco Bagnaia, solo 21esimo: ma non c’è troppo da preoccuparsi, perché Pecco è stato fermato nel finale dalle bandiera gialle alla curva 11 per la caduta di Marc Marquez, una caduta alla… Marquez vecchia maniera, una violenta scivolata nella via di fuga. Bagnaia, al di là, della posizione, sembra aver ritrovato piena confidenza nella sua moto. Certo, se domani dovesse piovere nelle FP3, Bagnaia sarebbe costretto a passare dalla Q1: ecco, questo può essere un problema. Ma la Ducati è in crescita.
Grande protagonista nelle FP1, con Pol Espargaro primo e Marc Marquez terzo, la Honda è sprofondata nelle FP2, quando si è iniziato ad andare più forte: preoccupante. Espargaro ha chiuso 20esimo, Marquez 22esimo, dopo la caduta davvero violenta. Marc sta spostando più peso verso l’anteriore, sta riportando la RC213V 2022 dalla sua parte, ma non sembra funzionare così bene, mentre bisogna capire cosa è successo a Pol. In difficoltà anche la Suzuki, decima con Alex Rins (che proprio nel finale ha spinto fuori dai dieci Andrea Dovizioso) e Joan Mir 21esimo, sempre indietro per tutto il turno.