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Scarperia - Ha vinto tre GP, più di chiunque altro, è a otto punti dalla vetta, corre con una Ducati, con una squadra tutta italiana al Mugello. Roba da perdere la testa. Ma non per Enea Bastianini, che rimane serafico e pacifico come se fosse un test invernale e non un GP davvero particolare.
“Il Mugello è sempre speciale, non solo in questo caso: ci sono tanti amici, tanti tifosi, sempre molto calorosi”.
Non sei più sotto pressione del solito?
“No, qui la pressione c’è sempre, ma è positiva, con tanti tifosi italiani. Dicono che non ci sarà tutto esaurito? Qui sono sempre tanti, sicuramente saranno più dell’anno scorso (si correva a porte chiuse, NDA)”
Al Mugello, però, non sei mai andato troppo bene: c’è un motivo tecnico?
“Nessuna spiegazione tecnica. In Moto3 si sa com’è: conta soprattutto la scia. Nel 2017 ero secondo al penultimo giro, mi sono ritrovato 18esimo in quello finale… In Moto2, non ero andato male nel 2019, sesto o settimo, non ricordo, mentre nel 2020 non si è corso. Nel 2021, in MotoGP, non sono nemmeno partito (Bastianini ebbe un contatto sul rettilineo con Zarco al termine del giro di ricognizione, NDA). Insomma non ci sono state troppe occasioni”
Puoi essere considerato uno dei favoriti?
“Non mi tiro indietro, ma devo ancora dimostrare tanto. È vero che ho vinto tre GP, ma nelle altre gare sono andato così così: devo imparare a essere più efficace su tutte le piste. Senza strafare: l’obiettivo è sempre arrivare nei primi cinque”
Chi va forte e chi potrebbe essere la sorpresa?
“Qui in tanti sono veloci, mi vengono in mente Bagnaia, Quartararo, A.Espargaro. Sono curioso di vedere Fabio e Aleix, loro sono molto veloci in curva”
In caso di arrivo in volata, dove si può attaccare?
“Credo che la Bucine, l’ultima curva, sia il posto giusto”
Che effetto fa passare sul dosso del rettilineo a 360 km/h?
“Quest’anno sarà diverso dal 2021, ho una moto con l’abbassattore posteriore, l’anno scorso non l’avevo perché mi era arrivato in Austria. Cercherò di saltare sullo scollino, ma non troppo”
Hai rivisto la gara di Le Mans?
“Sì, una volta, ieri: l’ho guardata per gasarmi un po’… Da fuori, quando sei a casa, con calma, vedi cose che durante il GP non puoi capire, si impara sempre qualcosa. Ma per questo GP, più che altro, serve studiare i dati degli anni passati: non conta solo la velocità, ma anche la costanza”