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Scarperia - Fa già abbastanza caldo al Mugello, ma per il momento non c’è pubblico sugli spalti: purtroppo, il “pienone” di Le Mans sembra lontanissimo.
In pista, si spinge subito forte, con l’Aprilia che porta una interessante novità: un’ala posta sul codino posteriore della RS-GP di Lorenzo Savadori, il collaudatore in pista con una wild card. E’ un momento molto importante per la Casa di Noale: ieri è stato ufficializzato il rinnovo del contratto - per due anni - per entrambi i piloti, Aleix Espargaro e Maverick Vinales, oggi è stato annunciato un accordo pluriennale con il team WithU di Razlan Razali, che lascia così la Yamaha: dal 2023, saranno quattro le Aprilia in pista.
E lo sviluppo è continuo: i due piloti ufficiali dispongono di un nuovo motore, con inediti scarichi: i primi risultati sembrano essere confortanti, con Espargaro secondo e Vinales sesto, mentre Savadori è 22esimo.
Davanti a tutti c’è la Honda del team LCR di Takaaki Nakagami, costantemente davanti, fino a chiudere con un ottimo 1’46”662, 0”408 più veloce della coppia A.Espargaro/Pecco Bagnaia, appaiati con lo stesso tempo.
E un millesimo più staccato c’è Alex Rins con la Suzuki: tre piloti, quindi, in un solo millesimo. Pazzesco. La Honda è nei dieci anche con Pol Espargaro (ottavo), mentre Marc Marquez è solo 19esimo: continuano i problemi di adattamento dell’otto volte campione del mondo con la RC213V 2022.
Sono cinque le Ducati nei primi dieci: oltre a Bagnaia terzo, c’è Enea Bastianini quinto, Jack Miller settimo, Johann Zarco (con i nuovi colori di tuta e moto) nono e Luca Marini decimo, con il collaudatore Michele Pirro ottimo 12esimo.
La DesmosediciGP si conferma più che competitiva su questo tracciato dove Pirro ha effettuato un sacco di chilometri: tutti sono andati forte di passo, quindi in configurazione gara. Molto bene.
Solo 11esimo, invece, Fabio Quartararo, con una Yamaha che non sta vivendo sicuramente un buon momento in pista e fuori: la perdita del team di Razali significa che nel 2023, a meno di clamorosi imprevisti, ci saranno solo due M1 in pista. Una situazione inedita in MotoGP.