MotoGP 2022. GP del Giappone a Motegi. Marc Marquez: "Potrei avere problemi a finire la gara"

MotoGP 2022. GP del Giappone a Motegi. Marc Marquez: "Potrei avere problemi a finire la gara"
Il pilota spagnolo è preoccupato per l'impegno fisico che richiede la pista di Motegi. Sulla situazione di Honda: "Siamo il team più grande al mondo e possiamo tornare a vincere il mondiale"
22 settembre 2022

Allenarsi, prepararsi, fare chilometri. L'obiettivo di Marc Marquez per il secondo gp del suo ritorno è chiaro. Nella conferenza del giovedì lo spagnolo ha ripercorso anche le sensazioni provate ad Aragon: "È stato difficile, l’intensità del weekend è un’altra cosa rispetto ai test. In Spagna ho avuto un po’ di difficoltà nelle libere della mattina, a trovare la posizione sulla moto e ho ancora bisogno di rafforzare i muscoli. Ma sul giro secco adesso riesco a guidare come voglio"

Cosa ti aspetti per Motegi?

"In questa pista il braccio sarà più stressato che ad Aragon visto le tante frenate. Ad Aragon in gara non credo ci sarebbero stati problemi di resistenza, anche se è finita dopo un solo giro. Qui invece potrebbero esserci problemi di resistenza per finire la gara, vediamo. Ad Aragon l'obiettivo era fare tanti km e finire gara. Sono deluso perché ero partito bene ed ero pronto, anche a gestire il degrado delle gomme. Ho avuto sfortuna ma anche fortuna perché in ambo le situazioni nessuno si è fatto nulla. Qui a Motegi condizioni meteo diverse, è una gara importante su un circuito importante"

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Hai visitato lo stabilimento Hrc qui in Giappone...

"Sì, è importante tornare in Giappone, anche se siamo in contatto con mail e telefonate è importante vedersi di persona, capire come lavoriamo e motivarci a vicenda. Ho incontrato il presidente e gli altri, loro sanno cosa stanno facendo e dove vogliamo arrivare: io sono qui per aiutarli. Negli ultimi anni con la pandemia non è stato facile per gli ingegneri giapponesi lavorare in Europa, con tempi più lunghi per lo sviluppo, stando lontani dal Giappone. La pandemia ha avuto un grosso impatto nei produttori giapponesi, al contempo i produttori europei sono cresciuti molto, ma penso che il potenziale di Honda sia enorme, è il team più grande al mondo e possiamo tornare a lottare per il mondiale"

Sulla strategia di Honda per sviluppare una moto competitiva...

"È vero che l’altra Honda andava molto bene, con questa le cose sono andate bene all’inizio, ma bisogna vedere. Io sono un pilota, non un ingegnere, segnalo i problemi ma poi devono occuparsene gli ingegneri"

Potrebbe essere un weekend di pioggia, come ti comporti in caso di piste bagnate?

"Seguo di più l’istinto anche se bisogna guidare molto dolcemente, ma sono molto più instintivo, diversamente da quando guido sull’asciutto"