MotoGP 2022. GP del Giappone a Motegi. Pecco Bagnaia: “Non voglio aiuti, devo meritarmi la vittoria”

MotoGP 2022. GP del Giappone a Motegi. Pecco Bagnaia: “Non voglio aiuti, devo meritarmi la vittoria”
A -10 dalla vetta, il pilota della Ducati è molto carico, consapevole della sua forza e di quella della sua moto: “Motegi è una delle mie piste preferite, la mia moto è molto competitiva. Non penso al titolo, ma si può fare bene. Bastianini è giusto che faccia la sua gara”
22 settembre 2022

Da -91 a -10 in cinque GP: Pecco Bagnaia è in grandissima forma, secondo molti il favorito al titolo, anche se lui, naturalmente, non vuole parlare di campionato del mondo.

“Sono molto felice di essere qui: il Giappone è uno dei miei posti preferiti. E il tracciato è uno di quelli che mi piace di più: credo si adatti molto bene alla nostra moto”

È giusto dire che la Ducati è la moto da battere?

“Sì, la Ducati è la moto più completa, ma abbiamo anche visto cosa è successo in Austria. Il meteo è incerto, bisognerà essere bravi a prendere le giuste decisioni, lavorare bene fin dal primo turno”

Credi di essere messo bene in campionato?

“Non ci penso, come sto facendo dalla pausa estiva in poi, penso solamente a gara per gara. La possibilità c’è, ma ci sono ancora 10 punti da recuperare”

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Ti aspetti che la Ducati chieda di fare gioco di squadra?

“Non voglio nessun ordine, voglio vincere perché me lo merito, non perché qualcuno mi fa passare. Comunque non è una decisione che dipende da me, io penso solo a essere più forte possibile”

Bastianini può essere considerato in lotta per il titolo?

“Enea è uno dei piloti più talentuosi sulla griglia: sono sicuro che proverà ad arrivare nei primi tre a fine campionato. Lui è a 48 dalla vetta e a 38 da me: è chiaro che è un po’ lontano, ma anche io ho recuperato tanti punti nelle ultime gare: quindi non è completamente fuori dai giochi”

L’abbassatore può cambiare la gara?

“Nel 2019 Ducati faceva già i primi test, per noi non è completamente una novità… Questa è una delle piste dove può fare la differenza, come ad Austin e in Austria”.