MotoGP 2022. GP del Giappone a Motegi. Questa volta Ducati farà gioco di squadra?

Giovanni Zamagni
A Misano e ad Aragon, Enea Bastianini ha provato in tutti i modi a battere Francesco Ba-gnaia: cosa farà a Motegi? E cosa deve fare la Casa di Borgo Panigale? La sensazione è che non ci saranno nemmeno qui ordini di scuderia: Pecco non li vuole ed è in grado di farcela da solo
22 settembre 2022

Nel 2007, Loris Capirossi vinse la gara e Casey Stoner finì sesto: un involontario gioco di squadra che consegnò il titolo al pilota australiano della Ducati. Oggi la situazione è molto differente: allora, Stoner non aveva bisogno di alcun aiuto, mentre Bagnaia potrebbe avere un vantaggio se Bastianini non provasse a batterlo, come ha fatto nelle ultime due gare.

Detta così, il gioco di squadra sarebbe quasi doveroso. Ma Stoner e Capirossi erano compagni di squadra, mentre Bastianini corre per il team Gresini: è vero che Enea è sotto contratto Ducati e nel 2023 sarà nella squadra ufficiale, ma il team Gresini di Nadia Padovan è giusto che punti al massimo con il suo pilota, che, tra l’altro, può ancora teoricamente conquistare il titolo.

Pecco è stato chiarissimo: “Non voglio aiuti, voglio vincere perché me lo merito, non perché uno mi fa passare”. Enea è stato un po’ più timido nella sua risposta, ma sempre piuttosto chiaro: “Farò la mia gara”.

Io credo che non sia ancora il momento per Ducati di fare un gioco di squadra “plateale”, che porterebbe solo critiche da parte degli appassionati, con un danno all’immagine della Ducati stessa e di Bagnaia. Ecco perché dico che verrà consigliato ai piloti di non prendere troppi rischi, come peraltro è stato fatto nelle scorse gare, senza però nessun obbligo da parte di Bastianini.

E’ questo l’argomento de #lanotiziainprimafila di oggi. Qual è la vostra opinione?

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