MotoGP 2022. GP del Portogallo, Fabio Quartararo: “Confermo: manca potenza, non grip”

MotoGP 2022. GP del Portogallo, Fabio Quartararo: “Confermo: manca potenza, non grip”
Secondo Andrea Dovizioso la M1 soffre soprattutto per la poca trazione, ma il campione del mondo non è d’accordo: “Conosco bene questa moto, abbiamo bisogno di più cavalli, è lì che Yamaha deve lavorare: ad Austin perdevamo mezzo secondo solo in rettilineo”
22 aprile 2022

Portimao - L’evento è più unico che raro: nelle FP2, Fabio Quartararo (13esimo) è stato più lento di Andrea Dovizioso (terzo) e Franco Morbidelli (settimo). Ci può stare, considerando le condizioni quasi proibitive della pista nel pomeriggio, specie nella seconda parte della sessione.

“Il vento ha complicato il lavoro, ma oggi abbiamo comunque trovato qualcosa di positivo: Dovi e Morbidelli sono stati più veloci nelle FP2 che nelle FP1, mentre io, pur non essendo stato troppo rapido, ho comunque percepito dei miglioramenti. Per me, la finestra di lavoro della gomma posteriore è molto stretta, a volte fatico un po’, ma oggi non è andata così male, anche se la posizione, naturalmente, è negativa. C’è ancora tanto da fare, ma la moto sembra più facile da guidare”.

Hai visto dove perdi rispetto a Dovizioso?

“Soprattutto in tre curve. Credo di aver spinto troppo al limite: per fare il tempo devi essere più dolce nella guida. Ma le sensazioni generali sulla moto non sono così male”

Dovi dice che più della potenza, è la mancanza di grip il vero limite della M1: cosa ne pensi?

“Non sono d’accordo. È chiaro che tutti i piloti chiedono sempre più grip, ma io credo che il problema della Yamaha sia la mancanza di potenza. Ad Austin, perdevamo mezzo secondo solo in rettilineo. Ha ragione Andrea quando dice che Yamaha deve essere più aggressiva, ma per avere più cavalli, non per il grip al posteriore. Faccio un altro esempio: in alcune curve da seconda chiedo di avere più potenza, ma non la posso avere, semplicemente perché non ce n’é”

Da cosa ti viene questa certezza?

“Nel 2021 ho imparato tanto dalla M1, non è la mancanza di grip al posteriore il nostro problema, sull’asciutto non siamo messi così male e se non ho nessuno davanti a me il mio passo è quasi sempre da podio. Ma se ho uno davanti a me, anche se è più lento, non riesco a superarlo”

Com’era la pista oggi?

“Abbiamo faticato con l’acqua, le condizioni erano critiche: nell’ultima parte delle FP2 ero fermo ai box, ma mi sembrava che non ci fossero le condizioni di sicurezza”

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