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Portimao - Considerando da dove era partito e in che condizioni, Pecco Bagnaia può essere più che soddisfatto del suo ottavo posto. Rimane il fatto di una competitività sempre incompiuta per qualche motivo, un rammarico di fondo per non riuscire a sfruttare un potenziale altissimo.
“Sicuramente, cadere in Q1 e farmi male non era il mio obiettivo… tutto sommato ho fatto il possibile per la condizione in cui eravamo. A casa dovremo fare una risonanza magnetica alla spalla, temo che ci sia qualcosa a livello di legamenti: lo scoprirò martedì. Ho spinto per cercare di fare il miglior risultato possibile, mi ero posto come massimo traguardo l’ottavo posto: non posso certo essere felice, ma soddisfatto per averlo centrato. Potevo staccare forte, ho tenuto un buon passo, ma non me la sono sentita di rischiare più di tanto”.
Tornando a quanto è accaduto ieri, non hai montato la slick troppo presto in Q1?
“Marini è partito un minuto dopo di me con la slick ed è passato in Q2. È chiaro che con il senno di poi si ha sempre ragione, ma bisognava rischiare: con la “rain” non sarei mai passato in Q2, chi c’è riuscito l’ha fatto con le slick. Purtroppo ho preso una chiazza d’acqua e sono volato via”
La classifica dice che sei a 38 punti dalla vetta: Jerez sarà se non l’ultima, la penultima spiaggia?
“Non voglio pensarla così. Jerez è una pista a noi favorevole, nel 2021 abbiamo finito primo e secondo, anche se, in realtà Quartararo era stato il più veloce di tutti, prima di rallentare per il problema al braccio. Mi piacerebbe riuscire a lavorare nel modo giusto, come comunque abbiamo fatto ad Austin e qui, anche se la gran botta non mi ha certo aiutato. Bisogna continuare a fare un lavoro pulito, per ottenere i risultati che meritiamo: anche oggi, il passo era da stare molto più avanti, ma partendo ultimo si fa fatica. Non so, forse devo essere più tranquillo”
Considerando quello che hai fatto con una spalla in quelle condizioni, si può dire che eri al livello dell’anno scorso?
“Oggi il mio giro veloce è stato solo un decimo più lento di quello del 2021, quando vinsi. Il passo era veramente buono, quando avevo strada libera davanti ero molto forte, tenevo un passo tra 1’39”5 e 1’39”8. Le sensazioni con la moto erano molto buone, con la possibilità di fare quello che volevo con la Ducati, come nel 2021. È stato bello ritrovare le sensazioni dell’anno scorso, spingere e andare forte”
È più la felicità per questo aspetto, o il rammarico per aver perso un’occasione?
“La felicità, bisogna vivere nel presente”