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Silverstone - Ogni giro un sorpasso. Ogni giro qualcosa di clamoroso, spettacolare, fantastico, meraviglioso. Che gara, ragazzi. Con tantissimi protagonisti.
Come Pecco Bagnaia, capace di vincere la quarta gara stagionale - più di tutti -, la seconda consecutiva; come Maverick Vinales, che ha iniziato l’ultimo giro attaccato alla Ducati e sembrava fosse favorito, ma un paio di larghi lo hanno costretto ad “accontentarsi” del secondo posto; come Enea Bastianini, quarto dopo una serie di grandi sorpassi, l’ultimo, spettacolare, nel giro finale, sul rivale Jorge Martin; come Aleix Espargaro, comunque in scia a Fabio Quartararo nonostante i grandi problemi fisici.
Bagnaia è andata al comando al 12esimo giro, ma non è mai riuscito a scappare e si è capito che il suo avversario principale potesse essere Vinales.
Il pilota dell’Aprilia è salito al secondo posto al 18esimo giro e a quel punto sembrava averne di più di Pecco che, tra l’altro, aveva un “avvertimento” per essere andato tre volte sul verde.
Maverick ha iniziato l’ultimo giro a 0”082 dal rivale della Ducati, ma alla prima curva è andato leggermente largo, per perdere definitivamente la scia qualche curva più in là per un altro leggero lungo.
“Potevamo fare di più” si rammarica l’AD Massimo Rivola, a conferma che l’Aprilia, ormai, pensa in grandissima, come è giusto che sia. Come pensa in grandissimo anche Bagnaia che si porta a 49 punti da Quartararo con una gara impeccabile, dopo che nelle prove era stato leggermente in difficoltà. Bravissimo Pecco, il mondiale non è un sogno.
Anche perché oggi si è visto quanto debba faticare Fabio Quartararo alla fine solo ottavo al traguardo, passato da tutte le parti in rettilineo. Il LLP effettuato al quarto giro c’entra solo in parte, sono stati altri i problemi di Fabio.
Ricordatevi che la prossima gara sarà in Austria: potrebbe anche non finire nei dieci, considerando quello che si è visto oggi.
Con Johann Zarco che è caduto al quinto giro mentre era al comando, con Jack Miller che ha raccolto un ottimo terzo posto, il quarto posto è stato conquistato da un grandissimo Enea Bastianini, come sempre prudente all’inizio, ma poi esplosivo nel finale, con una serie di sorpassi da pelle d’oca. Bravo Enea, merita la Ducati ufficiale.
Alex Rins ha sperato di vincere dopo che al sesto giro era andato in testa, ma poi è calato sulla distanza, superato poi anche da Miguel Oliveira, sesto: si era visto ieri che aveva un gran passo.
Nono posto per Aleix Espargaro: non doveva neppure correre, nel giro conclusivo ha anche provato ad attaccare Quartararo. Ha salvato il lancio: ha perso un solo punto da Fabio.
Disastro Honda: la prima moto al traguardo è quella dell’ormai ex pilota Nakagami, 13esimo. Che disastro.