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Una gara da campione del mondo, quale è. Fabio Quartararo ha rimandato la festa di Pecco Bagnaia e Ducati almeno a Valencia. Il terzo posto conquistato a Sepang è un mezzo capolavoro, partendo 12esimo e con un dito rotto dopo la caduta di ieri.
Adesso la classifica dice: Bagnaia 258, Quartararo 235. All'italiano basterebbe un 14esimo posto tra due settimane mentre il francese ha una sola opzione: vincere.
Difficilissimo, non impossibile, ma intanto Quartararo può dirsi bravo per quanto fatto oggi: "Alla fine facevo il tifo per Enea! È stata una gara difficile, "Mi sento benissimo, era un po' che non arrivavo sul podio, ho guidato davvero bene. Una delle gare più belle della stagione, partendo dalla posizione 12 e finendo terzo. Abbiamo imparato qualcosa, sono contento di aver fatto così. Alla fine ho visto Pecco che ha fatto una bella partenza, sapevo che per fare qualcosa dovevo fare un primo giro spettacolare con una grande staccata. Lui ha guadagnato 6-7 posizioni ma anche noi, sono felice di portare il mondiale a Valencia".
Sul dito fratturato...
"Sì, male. Martedì devo fare uno scanner per vedere la frattura perché sulla radiografia non si capisce bene"
Nei rettilinei la Ducati ne aveva di più. Nel guidato tu eri fantastico...
"Facciamo fatica, in qualche tipo di curva la stabilità nostra è buona ma fatichiamo a girare, come alla 5 e alla 6 comparato con loro. Invece alle curve 3-4 siamo simili"
Eri più libero di testa essendo secondo in classifica?
"Penso di no, in Australia abbiamo fatto una strategia sbagliata, noi non possiamo salvare le gomme. Nei primi 3-4 giri sono andato al massimo, come un time attack, poi ho iniziato a gestire quando ero davanti a Marquez"